Trasporto pubblico, a Taranto 30 milioni di euro per i nuovi bus

Trasporto pubblico, a Taranto 30 milioni di euro per i nuovi bus
di Nicola SAMMALI
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Mercoledì 10 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:54

Più di 30 milioni di euro in cinque anni per cambiare pelle al trasporto pubblico di Taranto. A cominciare dal rinnovo del parco mezzi per rispondere ai criteri di sostenibilità ambientale imposti dalla transizione ecologica. Dal 2017 a oggi sono stati investiti circa 11 milioni di euro dall’amministrazione comunale, attraverso la partecipata Kyma Mobilità, per l’acquisto di 5 autosnodati, 11 autobus lunghi, 13 autobus medi, 8 autobus corti e 24 autobus lunghi ibridi a basso impatto. Per il 2022 è previsto invece un impegno di spesa di ulteriori 20 milioni di euro, mediante finanziamento del Comune, per l’acquisto di 58 autobus ibridi lunghi e 4 elettrici. Senza dimenticare i 265 milioni di euro che sono stati destinati alla realizzazione delle due reti Brt (Bus rapid transit), le linee veloci elettriche, blu e rossa, che collegheranno le periferie e trasformeranno il sistema di mobilità e trasporti, migliorando la qualità degli spostamenti. 

Il piano

«Seguendo un programma dettagliato – ha commentato il sindaco Rinaldo Melucci –, abbiamo definitivamente abbandonato il ricorso all’acquisto di mezzi usati, per puntare su “nuovo” e alimentazione ibrida. In questo modo, durante il mio mandato abbiamo consentito l’arrivo di circa 60 mezzi nuovi, oltre gli altrettanti che arriveranno per il 2022». 
Si tratta di un programma «senza precedenti», sottolineano da Palazzo di città, in «piena adesione» alle prospettive tracciate nel piano di transizione “Ecosistema Taranto”. Attualmente sono utilizzati 145 bus per il trasporto in città: 109 sono alimentati a diesel, 12 a metano e 24 sono ibridi. La flotta sarà quindi incrementata ma soprattutto resa più efficiente dal punto di vista del contenimento delle emissioni. 
Come rilevato nell’edizione 2021 di “Ecosistema Urbano”, il report annuale sulle performance ambientali delle città capoluogo, realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, Taranto occupa il dodicesimo posto nella classifica riferita all’offerta del trasporto pubblico (77esimo posto nella classifica generale, con nove posizioni guadagnate rispetto a un anno fa). «È un risultato importante – commenta l’assessore all’ambiente Paolo Castronovi – che premia l’azione dell’amministrazione Melucci e soprattutto la città.

La nostra azione di monitoraggio, le politiche di sostenibilità contenute nel piano “Ecosistema Taranto”, sono il valore aggiunto che ci sta consentendo di fare un passo in più. L’importante è l’inversione di tendenza che ci vede finalmente risalire verso le posizioni che competono a una moderna città: Taranto sta correndo ».

Nel 2020 passeggeri in calo in città

Sul dato relativo ai passeggeri del servizio di trasporto pubblico, invece, c’è stata una flessione, in linea però con le altre città: il calo, evidentemente, è correlato all’effetto della pandemia (tutti i dati sono riferiti al 2020), che ha determinato, per esempio, la chiusura delle scuole, con gli studenti che hanno “frequentato” le lezioni in modalità didattica a distanza. Restando a casa. Con la ripresa dei corsi in presenza, il trasporto pubblico locale è stato potenziato. L’organizzazione ordinaria prevede 33 corse scolastiche, alle quali ne sono state aggiunte ulteriori 16 per garantire le misure di contenimento anti contagio. Guardando al futuro, il dato sull’offerta del trasporto pubblico potrebbe migliorare ancora, grazie all’introduzione delle Brt. Il rivoluzionario progetto di mobilità sostenibile dovrebbe essere completato entro il 2026, quando Taranto ospiterà la XX edizione dei Giochi del Mediterraneo. La rete a transito veloce su sede dedicata coprirà oltre 60 chilometri sul territorio comunale (passaggio dei mezzi ogni 5 minuti, tempi di percorrenza molto brevi). Sarà realizzata con la totale copertura finanziaria che deriva dalle risorse del Pnrr. Dopo i primi 130 milioni stanziati per la “linea blu” (Tamburi-Talsano, di 24 chilometri), già in progettazione, anche la “linea rossa” (Paolo VI-Cimino, di 42 chilometri), sarà destinataria di poco più di 134 milioni di euro.
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