Otto ore di black out per 12.500 tarantini
pronto il piano per affrontare l’emergenza

Otto ore di black out per 12.500 tarantini pronto il piano per affrontare l’emergenza
di Nicola SAMMALI
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Venerdì 20 Ottobre 2017, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 14:05
Black out a Taranto. Nella notte del 22 ottobre, dalle 0.10 alle 8, è prevista una interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica nella zona orientale della città.
Lo ha comunicato Enel Distribuzione che, insieme a Comune e Provincia di Taranto, forze dell’ordine, vigili del fuoco, Asl, 118 e Marina Militare ha avviato un percorso di approfondimento, presentato ieri mattina in Prefettura, per valutare le misure da adottare per prevenire possibili criticità sul territorio. Una notte ancora più buia per 12.500 cittadini dell’area est del capoluogo. Alla base dell’interruzione di energia ci sarebbero importanti lavori di manutenzione alla “Cabina Est”. Più precisamente «viene definita cabina primaria di Taranto est» spiega l’ingegnere di E-distribuzione, Pasquale Autiero. Nella «cabina primaria avviene la trasformazione dell’energia dall’alta tensione della linea di trasmissione nazionale di Terna alla media tensione del sistema di distribuzione locale».
L’intervento si pone come obiettivo «il miglioramento della qualità del servizio. Noi eseguiamo delle ispezioni continue dei nostri impianti e in particolare in questo caso era stato individuato un potenziale punto di guasto, quindi l’intervento è di tipo preventivo». In questo modo si scongiurano guasti con effetti più critici. «Questo intervento - aggiunge Autiero - occorre eseguirlo in un punto delicato della cabina stessa. Abbiamo individuato una fascia oraria in cui l’impatto sulla clientela era minore possibile e l’interruzione potrebbe durare anche meno rispetto a quanto previsto».
Il piano esposto in conferenza stampa dovrebbe quindi garantire le condizioni di sicurezza per i cittadini durante le operazioni, ma è anche una guida ai comportamenti da seguire in quelle ore. Il «decalogo comportamentale» prevede che sia necessario installare un cartello in prossimità degli ascensori che dispone il divieto del suo utilizzo nella fascia oraria stabilita; evitare di utilizzare gli ascensori anche in prossimità dell’ora di inizio e di conclusione dei lavori; nel caso in cui si restasse bloccati all’interno dell’ascensore «occorre rimanere calmi, chiamare i vigili del fuoco componendo il 115 e attendere i soccorsi con la consapevolezza che l’aria presente all’interno della cabina è sufficiente per garantire la respirazione degli occupanti»; al ripristino dell’alimentazione elettrica non utilizzare immediatamente l’ascensore.
 
Evitare di intasare i telefoni della sala operativa dei vigili del fuoco se non per una reale necessità, e soprattutto evitare di accendere fiamme libere (candele, lumini) in prossimità di arredi, rivestimenti e mobili e tenere a disposizione una torcia alimentata con batterie. Quindi azionare manualmente i cancelli e i portoni automatici o lasciarli aperti, verificare che le lampade di emergenza siano efficienti, accertarsi che gli impianti di allarme e di protezione antincendio, installati in attività a maggiore rischio in caso d’incendio, siano dotati di alimentazione elettrica di emergenza. Staccare l’alimentazione di computer, televisori, altri apparecchi elettronici che potrebbero rovinarsi nel caso di scarica più forte al momento della riattivazione ed evitare di riattivarli e utilizzarli immediatamente al rispristino della corrente elettrica per non sovraccaricare la linea.
Negli edifici alti potrebbe mancare anche l’acqua potabile se l’autoclave dello stabile non è servito da alimentazione elettrica ausiliaria. Prestare attenzione, nel caso di utilizzo dell’auto, agli incroci stradali in quanto gli impianti semaforici potrebbero essere non funzionanti o non sincronizzati.
Un aspetto importante da ricordare nelle ore di blackout riguarda le persone allettate. Per questa ragione l’Asl di Taranto ha fornito un numero da contattare in caso di malfunzionamento degli strumenti sanitari utilizzati per gli ammalati di Sla (335.1590593) e invita ad accertarsi del corretto funzionamenti degli alimentatori elettrici ausiliari degli apparecchi elettromedicali utilizzati dagli ammalati cronici.
Le aree coinvolte sono comprese nei quartieri Borgo, Italia Montegranaro e Corvisea Battisti (nell’articolo accanto il dettaglio delle vie interessate con i relativi numerici civici) e saranno interessate da «interruzione lunga» (7 ore) e «breve». Coinvolti nel black out anche i Comuni di San Giorgio Jonico e Monteiasi che subiranno, in alcune aree, la stessa sorte con l’interruzione dell’energia elettrica esattamente con le stesse modalità di Taranto.
 
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