Mario Pisani, il pugliese morto nella centrale elettrica: «Lavorava con la Partita Iva e aveva 73 anni». Domani sciopero generale

Mario Pisani, il pugliese morto nella centrale elettrica: «Lavorava con la Partita Iva e aveva 73 anni». Domani sciopero generale
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Mercoledì 10 Aprile 2024, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 13:46

Mario Pisani, il pugliese (di San Marzano di San Giuseppe) morto nel disastro della centrale elettrica di Suviana, non era un dipendente diretto di Enel. Era partito dalla Puglia per lavorare con una ditta appaltatrice. E aveva la partita Iva. Era un pensionato, che continuava a lavorare. 

Lo spiega Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna. «Quello che è grave è quello che non sappiamo - ha detto Bulgarelli - Non si sa quali sono le aziende di cui erano dipendenti i lavoratori esterni. Poi scopriamo che uno è un pensionato di 73 anni, una partita Iva: che mondo del lavoro è?». 

«Non era il classico operaio che lavora fino a tardi per integrare il reddito, ma probabilmente era lì come consulente esterno considerando la sua esperienza in materia impiantistica», spiega Francesco Leo, il sindaco di San Marzano di San Giuseppe. «Aveva gestito una ditta che realizzava impianti in strutture di una certa rilevanza come inceneritori, svolgendo lavori anche per enti pubblici».

Fino a pochi anni fa risiedeva a San Marzano dove vive una figlia e alcuni nipoti. Era «inserito nel tessuto sociale del paese ed era molto attivo anche nel settore dello sport. Socio fondatore del Circolo tennis, struttura pubblica che negli anni Novanta e primi anni Duemila era un fiore all'occhiello della comunità, era stato anche presidente della Polisportiva San Marzano Calcio che poi si è sciolta e sono nate successivamente altre due società». Pisano, ex dipendente Enel, aveva anche gestito una ditta di impiantistica e dopo essere andato in pensione svolgeva lavori a partita Iva. Il 73enne, che lascia la moglie, tre figli e 5 nipoti, da qualche anno risiedeva in un Comune del nord. A San Marzano abita ancora la figlia Valentina, madre di tre ragazzi.

«L'ho sentita pochi minuti fa - spiega il primo cittadino - ed è molto provata. Non riesce ancora a capacitarsi di quanto accaduto. Resta in attesa di notizie. Al momento è tutto bloccato e non si sa quando verrà restituita la salma e potranno essere celebrati i funerali». «Ieri - conclude il sindaco Leo - abbiamo avuto due morti sul lavoro, originari di San Marzano, nello stesso giorno: oltre a Mario Pisano, è deceduto Angelo Cotugno, folgorato da una scarica elettrica in un cantiere stradale a Taranto. Stiamo chiaramente valutando il lutto cittadino, i presupposti ci sono, anche perchè erano entrambi noti alla comunità per questioni di parentela o conoscenza diretta».

E il sindacato confederale, intanto, annuncio lo sciopero: «Di fronte alla strage di lavoratori avvenuta alla centrale idroelettrica di Bargi (bacino di Suviana), giovedì 11 aprile sciopero generale di tutti i settori (pubblici e privati), per l'intera giornata in tutta l'Emilia-Romagna indetto da Cgil e Uil. A Bologna manifestazione con concentramento in piazza XX settembre dalle 9».

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