Ilva, le aziende ammesse all'acquisto salgono a 25

Ilva, le aziende ammesse all'acquisto salgono a 25
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Giovedì 25 Febbraio 2016, 19:51 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 13:03
Le aziende che accederanno alla fase di due diligence di Ilva sono 25, di cui solo 12 sono interessate all'acquisto dell'intero gruppo mentre 13 puntano alle controllate. Saranno le prime, però, ad avere la precedenza perché "l'obiettivo e' cedere il compendio unitario con limitate eccezioni" a asset non-core. Lo ha spiegato alla commissione Attività Produttive della Camera uno dei commissari straordinari dell'acciaieria, Enrico Laghi. Chiusa la fase delle manifestazioni di interesse con tre aziende escluse, ora la gara entra nel vivo con l'accesso alle data room, presentazioni personalizzate e la visita dei siti di Taranto, Genova e Novi Ligure. Già in questa fase si potrebbero avere un'ulteriore scrematura perche', ha spiegato Laghi, "i soggetti che hanno manifestato interesse per singoli compendi o amplieranno l'oggetto o non parteciperanno alle fasi successive, solo in limitati casi si potrebbe immaginare di avviare la vendita di singole attivita' non core che non facciano perdere valore". Il commissario si è detto "soddisfatto per qualita' e interesse delle manifestazioni" spiegando ai parlamentari che "dato l'impegno economico e l'importanza del gruppo le cordate avranno maggiori possibilita' di trovare un risultato positivo".


Tra i 25 possibili compratori i nomi principali, ricordati da Laghi, sono di alcuni tra i maggiori player, nazionali e non, come Eusider, Cassa Depositi e Prestiti per una quota di minoranza, Finarvedi, Marcegaglia, ArcelorMittal e la turca Erdemir. La chiusura della due diligence è prevista per il 15 aprile, data in cui si cominceranno a raccogliere le offerte vincolanti, "se saranno piu' di una, ci sarà una fase di rilanci e poi si contrattera' con una solo azienda per decidere le modalita' di vendita". Nella valutazione delle offerte si terrà conto del "piano industriale, della sua sostenibilita' finanziaria, del mantenimento dei livelli occupazionali, del piano ambientale e del minor utilizzo di risorse pubbliche". Il closing dell'operazione, per il momento, e' previsto entro il 30 giugno. Laghi ha illustrato la situazione dell'azienda che a fine 2015 ha ampliato le perdite a 380 milioni di euro, annunciando pero' iniziative per il recupero della marginalita' con un potenziale fino a 320 milioni. In questa fase, dovuta alla "peggiore crisi del mercato dell'acciaio", l'azienda si attende un miglioramento grazie alle misure anti-dumping europee, giudicate pero' insufficienti e da estendere ai prodotti dell'area a caldo. Dopo aver ringraziato il Governo per come sta seguendo il processo, il commissario ha rivendicato i risultati ambientali raggiunti: 200 milioni investiti, la riduzione del 55% delle polveri e il completamento del 93% delle prescrizioni ambientali Aia, con scadenza 31 luglio 2015, rispetto ad un obiettivo dell'80%.
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