Natura e bellezza: lo spettacolo dell'endurance nella Riserva di Castellaneta

Natura e bellezza: lo spettacolo dell'endurance nella Riserva di Castellaneta
di Raffaele CONTE
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Sabato 15 Ottobre 2022, 05:00

Cavalli e natura, Castellaneta Marina sotto i riflettori internazionali. Ciò sarà possibile grazie alla competizione equestre “Al Gawsit Endurance Cup”. Un brand che farà tappa in riva allo Jonio oggi e domani. I partecipanti sono 78 tra amazzoni e cavalieri; si registrano provenienze dalla Giordania, Emirati Arabi e Kuwait. Gli italiani rappresentano 16 regioni e 14 di loro sono detentori di titoli nazionali ed europei. Le gare si terranno in un circuito di 50 ettari della Riserva naturalistica Stornara.

La gara

Complessivamente, verranno percorsi 100 chilometri su due tracciati equamente suddivisi per categorie e composti due da 30 chilometri e altrettanti di 20 chilometri. Un percorso di straordinaria bellezza a cui non poteva non essere associato un ricco montepremi: 50mila euro. Al vincitore della gara internazionale di oggi, Cei 1*, verranno assegnati 10mila euro. Il resto sarà suddiviso tra i primi cinque classificati della categoria Cei 1* 100 KM. La cifra riviene da partner bancari e da realtà impegnate nella valorizzazione dell’allevamento equino italiano come il Ministero Politiche Agricole e Forestali, l’Associazione italiana allevatori cavalli da endurance (Aiace), l’Associazione nazionale italiana cavallo arabo (Anica). La manifestazione è giunta alla terza edizione ed è patrocinata anche dal Comune di Castellaneta.
Il profumo di ambiente incontaminato fa di Castellaneta Marina una meravigliosa area naturalistica.

Non a caso è bollinata dalla comunità europea come zona speciale di conservazione e protetta Natura 2000. Il Comitato Organizzatore di Al Gawsit, Asd Apulia Endurance Center & CT Arabians, ha illustrato la manifestazione ieri mattina, presso ‘I Turchesi Village Resort’. Vi hanno partecipato Gianni Di Pippa, sindaco di Castellaneta; Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia; Giovanni Notarnicola, Comandante del Reparto Carabinieri Forestali Biodiversità Martina Franca; Pierluigi Grassi, Ispettore MiPAAF e giudice di gara; Nicola Notarnicola, dirigente Acquedotto pugliese; Ottavia Grassi, dirigente Agenzia regionale del turismo (Aret) Puglia Promozione. Moderatore, Nico Belloni, Comitato organizzatore Al Gawsit. Tra gli ospiti, il sindaco di Maruggio, Alfredo Longo.

La tappa

La tappa dell’Endurance Cup è stata fortemente voluta dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. L’ha sottolineato in grassetto l’assessore Lopane, il quale ha evidenziato un sogno: «Far attraversare la Puglia dai turisti con sostenibilità. Facendola percorrere a piedi, in bicicletta, a cavallo». Poi, Lopane ha precisato come il binomio sport-turismo siano cardine nell’agenda del Governo pugliese. Puntualizzando con orgoglio la maggior presenza di stranieri fatti registrare finora, rispetto al 2021: «L’80% in più e il 15% riferito al 2019, considerato l’anno record». Dati sono confermati anche da Ottavia Grassi, la quale ha evidenziato il lavoro in itinere per internazionalizzare il turismo e la sua destagionalizzazione. Allo scopo, oltre all’enogastronomia, arte e cultura, ha fatto osservare come il turismo e lo sport possano avere «un range di business tra 12/15 milioni di euro». Di qui il suo augurio che «Castellaneta possa essere sede del Mondiale Endurance del 2025». 
Prospettiva che ha fatto gongolare il sindaco Di Pippa, che, tuttavia, ha preferito rimarcare «la scommessa/sfida vinta con l’organizzazione dell’Endurance Cup. Grazie alla collaborazione con varie istituzioni e volontari. Realizzando il tutto in poche settimane». L’ispettore Grassi ha tenuto a far sapere che «i cavalli sono tutti giovani e correranno per il piacere di farlo. Non verranno pungolati con frustini. Almeno fino a 7 anni quando diventeranno professionisti». Il tenente colonello Notarnicola ha parlato di quanto sia speciale il cavallo murgese e della dedizione che viene applicata al suo comando per «la conservazione e la tutela del patrimonio genetico di questa razza autoctona». Il suo omonimo dirigente dell’Acquedotto, ha chiamato i presenti a riflettere sul valore del servizio che viene svolto per i cittadini e della cultura nella gestione dell’acqua. «La Puglia non resterà mai senza», ha garantito.

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