Rivoluzione Auchan: fuori i francesi, ipermercati ceduti a Conad

Rivoluzione Auchan: fuori i francesi, ipermercati ceduti a Conad
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Mercoledì 15 Maggio 2019, 21:30 - Ultimo aggiornamento: 21:36

La notizia era nell'aria ma ora ci sono i crismi dell'ufficialità: Auchan Retail Italia ha firmato la vendita delle sue attività a Conad, gruppo cooperativo italiano di distribuzione. L'accordo prevede la vendita a Conad del 100% di tutte le attività Auchan e Simply.
Nello specifico, 46 ipermercati e 230 supermercati della multinazionale francese Auchan passano al Gruppo Conad. Anche l'ipermercato tarantino, quindi e quello di Mesagne. Ciò non cambia la situazione attuale per i lavoratori già definita tramite un accordo ratificato con successivo referendum e che prevede l'ammortizzatore della solidarietà. Giusto fare quindi un po' di chiarezza.
Innanzitutto, le insegne Porte dello Ionio e Auchan resteranno perché l'accordo globale prevede la cessione di Auchan Retail, ossia gli ipermercati e i supermercati. Quindi, la parte immobiliare resta di proprietà dell'azienda francese mentre cambierà all'interno il logo dell'ipermercato. Questo, per l'aspetto puramente estetico. Per quanto riguarda invece i fattori più determinanti, su Taranto la situazione è cristallizzata da un accordo con le organizzazioni sindacali convalidato successivamente da un referendum tra lavoratori: per un anno ci saranno contratti di solidarietà per 180 lavoratori sui 203 totali con una percentuale di riduzione oraria massima al 22% e prestazioni lavorative domenicali anche a chi non aveva questo obbligo contrattuali. Un piano dovuto proprio alle difficoltà che il gruppo lamentava: l'ipermercato di Taranto nel 2016 aveva un fatturato pari a 44 milioni di euro ma la continua e costante diminuzione delle vendite ha determinato una regressione del 6% nel 2017 e del 10% l'anno scorso. Situazioni simili anche nel resto del Paese tant'è che ieri è arrivata la formalizzazione del passaggio a Conad. In una lettera di Edgard Bonte, presidente di Auchan Retail, indirizzata a tutti i lavoratori italiani si rimarcano le difficoltà molto significative a partire dalla crisi economica del 2011 «che ha colpito tutta l'Italia con enormi impatti sui consumi delle famiglie e quindi sui risultati dell'azienda. Nonostante gli investimenti e gli sforzi, Auchan Retail Italia non è stata in grado di soddisfare le esigenze dei clienti italiani» e di fronte alle dimensioni e alla durata delle perdite accumulate e al fine di garantire la sostenibilità delle attività commerciali in Italia «abbiamo deciso di vendere queste attività a Conad, il secondo più grande distributore alimentare italiano».
A Mesagne invece la notizia del cambio di inquilino all’ipermercato nella zona industriale preoccupa non poco i politici locali: “Mentre tutti siamo affaccendati per gli ultimi giorni di campagna elettorale, qualcosa di importante ci sfugge. L’Auchan, colosso commerciale francese, che tante aspettative aveva creato a Mesagne, cede tutto a Conad mettendo a rischio il futuro di ben 120 famiglie mesagnesi”, commenta preoccupata Rosanna Saracino, avvocatessa in corsa per la coalizione guidata dal Pd.
A.Pig.

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