Sticchi Damiani: "Giochi del Mediterraneo: regaleremo alla città un progetto per il restyling del Via del Mare"

Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce Calcio
Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce Calcio
di Antonio IMPERIALE
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Giovedì 7 Dicembre 2023, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 19:39
Il “castigo” è finito. L’amarezza per quella coda al veleno per via del gol negato beffardamente a Piccoli e che avrebbe siglato la storica vittoria sul Milan, ha lasciato il campo al finale pirotecnico firmato Falcone-Piccoli che ha allungato la serie dei pareggi importanti ed ha regalato la gioia incontenibile esplosa in tribuna a mezzogiorno della prima domenica di Avvento.
La squalifica, la prima della sua carriera di presidente per Saverio Sticchi Damiani è finita il lunedì successivo. E quando gli chiedi che cosa gli ha lasciato quel “castigo” insolito per lui, modello comportamentale additato come esempio nell’ambiente calcistico nazionale, il presidente risponde.
«Ritengo la squalifica giusta. A fine gara ero molto arrabbiato ed ammetto di aver avuto un duro sfogo negli spogliatoi, e per questo mi sono già scusato. Accetto la squalifica ma non la motivazione della stessa nella parte in cui si è parlato di atteggiamenti intimidatori, una circostanza completamente inventata, non ho difficoltà a dirlo pubblicamente». 
In sala stampa nessuno aveva avuto occasione di ravvisare atteggiamenti offensivi da parte sua, ammirando il suo grande equilibrio...
«Le dichiarazioni rese in sala stampa non hanno nulla a che fare con la squalifica. Un conto le proteste nel chiuso degli spogliatoi per cui sono stato sanzionato, un conto le dichiarazioni pubbliche rese a fine gara. In queste mi sono limitato a parlare di regole ed ho posto l’accento su alcune estremizzazioni che rischiano di rovinare il calcio, mi sembra ne sia seguito un dibattito mediatico interessante che è durato per giorni. La mia sensazione che lo “step on foot” esasperato in questo modo avrà vita breve, si rischia un esame a ritroso di tutte le azioni che sfociano in un goal, alla ricerca di un pestone che infici tutto. Non mi convince».
C’è stato un finale caldo anche quello con il Bologna.
«L’episodio che ha deciso il risultato domenica è stato di una chiarezza assoluta, il rigore su Falcone era nettissimo, mi ha invece sorpreso piuttosto il fuorigioco segnalato su Dorgu che ha fornito l’assist: un vero e proprio abbaglio. L’intervento del Var era doveroso».
Falcone che, con il consenso di D’Aversa, parte dalla propria porta, percorre tutto il campo con una determinazione straordinaria, sembra un po’ il simbolo del carattere di un Lecce che non sa rassegnarsi alla sconfitta e che ci mette l’animo, non crede presidente?                                                   «È stata un’azione con una dinamica unica, la determinazione del portiere, Falcone che si smarca con un movimento da attaccante e costringe l’avversario ad atterrarlo. Sì in quella voglia culmina tutto lo spirito della squadra, Falcone ha interpretato al meglio la determinazione che appartiene ad ogni calciatore del Lecce».
Straordinaria l’esultanza finale da parte sua, della signora Marina, di tutto lo stadio, un’esultanza quasi sino alla commozione.
«È stato emozionante vedere Piccoli sotto la Curva Nord esibire con orgoglio le icone di Lorusso e Pezzella sulla maglia. Il ragazzo appena arrivato ha colto l’importanza dell’eredità morale che alcuni calciatori del passato ci hanno lasciato. È il segno che questa società riesce ad inculcare i propri valori ai giovani che arrivano da ogni parte del mondo».
Tanti pareggi, da settembre in poi per questo Lecce che comunque piace. Quando si tornerà a vincere?
«Con il Milan avevamo raggiunto la vittoria e sarebbe stata una pure storica e ampiamente meritata. Abbiamo ottenuto punti importantissimi negli scontri diretti, ma anche raccolto risultati inaspettati con Fiorentina, Lazio ed infine siamo andati a un passo dal compiere imprese clamorose con Roma e Juventus. Abbiamo compiuto un percorso fin qui molto importante. Non c’è motivo di crearsi da soli delle pressioni andando a contare i giorni dall’ultima vittoria. In serie A capita alle big di non vincere per mesi, immaginiamoci se non può capitare a noi».
Agli Europei avremo come avversari della Nazionale, Ramadani capitano dell’Albania e Pongracic con la Croazia. Magari ci poteva essere in azzurro il leccese Falcone che si va confermando portiere decisivo, ad alto livello per la seconda stagione in giallorosso.
«Sono orgoglioso che i nostri Pongracic e Ramadani siano in campo con le rispettive Nazionali. Sarà un piacere vederli. Mi rimane il rammarico di non aver ancora visto fra i convocati in azzurro qualcuno dei nostri giocatori».
Il campionato propone al Lecce due scontri diretti con Empoli, lunedì in Toscana, e poi col Frosinone sabato 15 a Lecce. Si dice che in questo caso i punti valgono il doppio, è vero?
«Pensiamo prima di tutto all’Empoli, una gara che l’anno scorso abbiamo affrontato male. Mi brucia ancora quella sconfitta perché la squadra pensava di fare risultato con il minimo sforzo, facemmo una brutta prestazione. Spero che quella sconfitta ci serva da lezione per la gara di lunedì».
Allarghiamo il discorso al futuro possibile. I Giochi del Mediterraneo 2026 in Puglia resteranno un sogno, come spesso accade purtroppo per le grandi occasioni che non si riesce a cogliere?
«Percepisco ancora incertezza sull’iter in corso. Al contempo però non dobbiamo rischiare di farci trovare impreparati nel caso si sblocchino definitivamente i fondi. Ecco perché abbiamo deciso di fare un regalo alla città provvedendo a nostre spese ad effettuare uno studio di fattibilità tecnico-economico che sia propedeutico alle successive gare per l’affidamento dei lavori di riammodernamento del valore di circa 11 milioni. Cifra che allo stato quindi non consente di prevedere anche l’auspicata copertura. In questo clima di incertezza e con questi tempi così ristretti non poteva certamente provvedere il Comune, allora ci abbiamo pensato direttamente noi, sperando che serva. Con l’Ad Mencucci e il Direttore Mercadante stiamo lavorando in modo incessante su questo progetto».
E a proposito di progetti, ci sono altre novità novità in arrivo per lo stadio Via del Mare?
«Nel girone di ritorno, insieme a Infront, nostro partner ormai da anni, acquisiremo un nuovo tabellone luminoso di ultima generazione. È un regalo che meritano i nostri tifosi».
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