Capitan Hjulmand: "La Danimarca può attendere, ora sono concentrato solo sul Lecce"

Morten Hjulmand
Morten Hjulmand
di Lino DE LORENZIS
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Mercoledì 2 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:15

La foto in cui è immortalato, sotto la curva, con il volto della delusione, ha fatto il giro del web. Morten Hjulmand, 23 anni, capitano e anima del Lecce, ha voglia di riscattare un perioso personale e di squadra a dir poco complicato. Un momento della stagione in cui il Lecce fa una fatica maledetta a presentarsi nei pressi dell’area avversaria e a calciare in porta. Le statistiche fotografano una situazione difficile. «Abbiamo affrontato il problema all’interno del nostro spogliatoio - assicura il regista di Bastrup -. Effettivamente, in questa fase del campionato tiriamo poco in porta, lo sappiamo e posso assicurare che stiamo lavorando tutti con grande impegno durante gli allenamenti per cercare di migliorare la situazione. Fermo restando però che non è facile segnare tanti gol in serie A. È difficile per il Lecce e anche per tutte le altre squadre». All’inizio della stagione però le cose andavano meglio... «Di sicuro, nelle prime partite di campionato abbiamo fatto meglio la fase offensiva - sottolinea Hjulmand -. Questo significa che la sappiamo fare e che è un problema risolvibile. Per cui, dobbiamo tornare a fare bene come abbiamo fatto nelle prime gare consapevoli del fatto che abbiamo giocatori che possono fare gol, anche tra gli esterni».


Di recente, soprattutto nei confronti con Bologna e Juventus, la squadra giallorossa ha evidenziato grandi difficoltà nella costruzione della manovra d’attacco. «Come ho detto prima, nelle ultime gare di campionato non siamo riusciti a ripetere le prestazioni della prima parte della stagione. Ci siamo soffermati sulle partite in cui non abbiamo brillato, le abbiamo riviste per capire in cosa dobbiamo migliorare anche se, onestamente, quello che è avvenuto nelle ultime gare non riesco a spiegarlo».


A chi gli parla della possibilità di rivedere il modulo di gioco, capitan Hjulmand risponde con fermezza. «Io sono un calciatore e voglio solo giocare, al resto pensa il mister. È lui a decidere il modulo con cui schierarci in campo, per quanto mi riguarda sono pronto a fare tutto per lui anche se non c’è una formazione che preferisco.

Detto questo, c’è tanto da salvare. Ad esempio, in questo momento stiamo facendo bene la fase difensiva, chiaramente è necessario tornare a fare bene pure quella offensiva. Un obiettivo che è possibile raggiungere solo attraverso il lavoro quotidiano sul campo».


Nel mirino del Lecce c’è l’anticipo di venerdì in casa dell’Udinese, un avversario di spessore per la squadra di Baroni. Sul tema, il capitano dimostra di essere preparato. «Conosco abbastanza la squadra friulana - dice -. L’ho vista all’opera diverse volte, loro giocano con il 3-5-2, sono cattivi e tosti come noi. Sono convinto che ci sono i presupposti per disputare una buona partita». Il pensiero vola alla Danimarca e all’imminente partenza per il Mondiale. «Ancora non so se verrò convocato - conclude Hjulmand -. So che il commissario tecnico comunicherà la lista lunedì ma io devo pensare solo a fare bene con il Lecce. In questo momento il mio pensiero è rivolto solo alla partita di venerdì».

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