Taranto-Brindisi, a voi. Un derby per rialzarsi

Alle 18.30 allo “Iacovone” si gioca una gara da non fallire per entrambe le squadre. Jonici reduci da 2 sconfitte, adriatici da 4

Taranto-Brindisi, a voi. Un derby per rialzarsi
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Sabato 18 Novembre 2023, 06:46 - Ultimo aggiornamento: 21:54

È tempo di derby che, seppur dal 1994 a oggi si sia adattato allo scenario della D, richiama sempre il sapore del grande fascino. Di fronte Taranto e Brindisi che, seppur per sommi capi, vivono momenti abbastanza complicati: due ko di fila per i rossoblù che puntano ad assestarsi quanto prima nelle zone medio-alte della graduatoria, ben cinque (sei compresa la Coppa) per gli adriatici guidati da Danucci che, in caso di ulteriore passo falso, rischierebbe seriamente l’esonero. «I derby hanno storie a sé – dichiara Capuano – e non dobbiamo assolutamente commettere l’errore di sottovalutare il Brindisi che, è vero, non attraversa un gran momento, ma può contare su calciatori di assoluto livello per la categoria. In più, anche se non lo conosco personalmente, stimo molto Danucci: la sua squadra ha un’identità e gioca bene. Non sarà semplice, ma d’altronde ce ne siamo già accorti domenica scorsa col Sorrento: la sconfitta è stata meritata, anche se, senza il gesto sconsiderato di Bifulco, parleremmo di altro. Guardiamo avanti». Capuano spiega anche le ragioni per le quali la società ha tesserato Luciani: «Avevamo qualche difficoltà nelle retrovie, ragion per cui abbiamo ritenuto opportuno procedere con il suo tesseramento». Fuori lista è finito Bonetti che, a gennaio, farà rientro alla Juventus. Poi Capuano chiarisce la polemica con l’Adicosp (Associazione direttori e collaboratori sportivi) che, con apposito comunicato, lamenta l’”abuso” della professione di ds svolta dagli allenatori-manager. «Ma fino a prova contraria – dice Capuano – io sono il responsabile dell’area tecnica del Taranto, il ds lo fa Massimo Giove perché un’apposita norma glielo consente». 

Vigilia particolare in casa Brindisi perché, dopo cinque sconfitte consecutive, la possibilità che in vista del match di Taranto potesse iniziare una nuova era tecnica era abbastanza elevata tant’è che qualche sondaggio con altri allenatori, nei giorni scorsi, era stato pure effettuato. Ma, per il momento, si va avanti con Danucci che, nella “sua” Taranto, si gioca il tutto per tutto, consapevole che un altro scivolone potrebbe costargli caro. Un’impresa ipotizzare l’undici titolare perché, nelle precedenti 13 uscite, la squadra è sempre scesa in campo con un’impostazione di uomini differenti e il più delle volte anche con un assetto tattico che si è alternato tra il 3-5-2 e il 4-2-3-1. Soltanto una vittoria metterebbe a tacere le critiche e i mugugni attorno ai biancazzurri circolati con insistenza nelle scorse ore, ma in generale nel recente periodo. Il tecnico, al di là del modulo, sarebbe pronto ad affidarsi all’artiglieria pesante lì in avanti: Ganz e Galano in campo o sulla stessa linea, oppure con l’ex Bari in posizione centrale sulla trequarti a supporto del figlio d’arte. Verso l’esclusione dal 1’ Bizzotto: al centro della difesa pronti ad agire Gorzelewski e Cappelletti. In mezzo al campo certo di un posto soltanto capitan Malaccari.
Formazioni
Taranto (3-4-3): Vannucchi; Riggio, Antonini, De Santis; Mastromonaco, Fiorani, Calvano, Ferrara; Orlando, Cianci, Kanoute. A disp.: Loliva, Costantino, Luciani, Hysaj, Kondaj, Papaserio, Romano, Zonta, Capone, Samele, Fabbro. All.: Capuano.
Brindisi (4-2-3-1): Saio; Valenti, Gorzelewski, Cappelletti, Monti; Malaccari, Cancelli; Albertini, Galano, Fall; Ganz. A disp.: Albertazzi, Auro, Vona, Bizzotto, Ceesay, Lombardi, Bellucci, Moretti, De Angelis, Golfo, De Feo, Costa. All.: Danucci. 

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