Sticchi Damiani, sms a Corini: «Ritrovare la nostra identità per ripartire»

Sticchi Damiani, sms a Corini: «Ritrovare la nostra identità per ripartire»
di Tonio DE GIORGI
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Lunedì 1 Marzo 2021, 08:50

La partita di Pescara è ormai in archivio ma i suoi effetti aleggeranno sulla squadra anche domani sera al Via del Mare contro la Virtus Entella. Il pareggio in terra abruzzese suona quasi come una sconfitta per due motivi. Il primo è che la rete degli avversari è arrivata nel recupero. Il secondo è che la squadra ha fatto poco per mettere al sicuro il risultato. Anzi, probabilmente l'atteggiamento della squadra leccese ha incoraggiato l'avversario alla ricerca del pareggio. Se il primo tempo, gol a parte, era piaciuto poco, il secondo tempo ancor meno. Amareggiato anche il presidente Sticchi Damiani che nel dopogara quasi ha dribblato l'argomento sulla posizione di Busellato in occasione del pareggio pescarese e ha puntato dritto sulla condotta della squadra giallorossa, nella seconda frazione di gioco. «Nel secondo tempo ci siamo snaturati con situazioni tattiche che non avevamo mai visto nel corso del campionato - ha detto il presidente del Lecce -. Gli eventi della partita non devono sconvolgerci. Recuperando la nostra identità, difendendola, possiamo fare molto». Parole pacate nella forma ma abbastanza eloquenti nella sostanza perché fanno chiaramente intendere che le soluzioni adottate nella ripresa con i cambi non sono piaciute e, forse, hanno facilitato il tentativo di recupero degli abruzzesi. Possibile che il riferimento fosse soprattutto alla rinuncia a schierare due punte, lasciando davanti nei minuti finali il solo Pettinari supportato da Mancosu.


Corini non sembra in discussione ma sta allo stesso tecnico e alla squadra il compito di esprimere quei valori che l'organico ha dimostrato di possedere. I giochi in testa alla classifica non sono affatto chiusi come dimostrano gli ultimi risultati. Bisogna, però, comprendere, compito che spetta a Corini e al suo staff, i motivi di un atteggiamento che non dovrebbe appartenere ad una squadra con le ambizioni del Lecce.

Corini deve approfondire in fretta questi aspetti che rendono il gioco della propria compagine di facile lettura per gli avversari e allo stesso tempo assai vulnerabile. Le scelte operate nel secondo tempo, ad esempio, non hanno prodotto gli effetti sperati. E alla fine il Lecce ha gettato al vento la vittoria. In questo campionato è già successo tre volte: due in casa e una in trasferta. Con sei punti in più, il Lecce oggi sarebbe secondo con il fiato sul collo dell'Empoli. Al Via del Mare è successo contro il Frosinone, all'undicesima giornata, quando Novakovich al 44'st realizzò il gol del pareggio. In questo girone di ritorno la beffa finale è arrivata contro il Brescia. Quando l'incontro sembrava ormai incanalato verso il successo del Lecce, ecco spuntare in area Ayè che la buttò dentro lasciando solo metà bottino alla banda di Corini. Oltre a tanta amarezza.

Sabato sul campo del Pescara altro finale che ora ogni avversario del Lecce sa di poter scrivere se la squadra leccese non riuscirà a dare alla partita, quando possibile, la giusta chiave di lettura e di esecuzione. Non sono mancati, ma sono soltanto due, gli episodi finali favorevoli al Lecce. Si sono registrati entrambi nel girone di andata. Il primo sul campo del Chievo quando Falco, subentrato nel secondo tempo, realizzò il gol vittoria al 48'. E un altro finale favorevole si è verificato contro l'Empoli, ultima partita del girone di andata. Fu lo spagnolo Rodriguez, al 45', a siglare il gol del pareggio e ad evitare la sconfitta al Lecce. Non solo dolori, dunque, ma anche gioie, ma la squadra deve ritrovare la giusta dose di spensieratezza, prudenza e quella fame propria di chi ha chiaro l'obiettivo da raggiungere.

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