Gli allenatori non hanno dubbi: "La sosta lunga per il mondiale porterà benefici anche al Lecce"

Samuel Umtiti
Samuel Umtiti
di Antonio IMPERIALE
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Martedì 15 Novembre 2022, 05:00

Il sorriso illumina già l’anno che se ne va, l’anno della grande storia: il ritorno trionfale in serie A da primi della classe, come era successo una sola volta, e oggi un posto al sicuro per il futuro che verrà, al riparo degli otto punti di vantaggio sulla terz’ultima in classifica, una luce che splende già sul Natale che vivremo.
La insolita transizione autunno-invernale, con il campionato a bocce ferme sino all’antivigilia dell’Epifania, un pomeriggio feriale, il primo mercoledì dell’anno nuovo, alle quattro e mezzo, quando il Via del Mare tornerà ad esplodere contro la Lazio di Sarri, scivolata al quarto posto dopo la caduta di Torino contro la Juventus, riempie il vuoto del campionato, ancora più vuoto per un’Italia che il Mondiale lo vivrà solo sui teleschermi, con gli interrogativi di una pausa insolita, che non ha precedenti.
Il Lecce rilanciato alla grande nelle ultime tre partite, è in vacanza sino al 26 di novembre. «Una vacanza con l’eco degli applausi meritati», dicono in coro Gianpiero Ventura, Checco Moriero e Gigi Cagni. Il peso della sosta sul campionato? «Intanto, è una sosta che coinvolge tutti. Certo, bisognerà lavorare bene perché alla ripresa inizierà un altro campionato - dice Ventura -. Se stai facendo bene vorresti continuare, se sei in difficoltà conti di recuperare le condizioni fisiche e mentali. Squadre come il Napoli devono gestire un vantaggio di otto punti, chi rischia per la salvezza spererà di recuperare il possibile. Anche il Lecce laggiù ha un vantaggio di otto punti sulla terz’ultima e magari avrebbe preferito continuare questo straordinario momento. Ripartirà comunque con il morale alle stelle. Il Lecce ha fatto quello che la società si aspettava. Con otto punti di vantaggio, dopo la vacanza potrà lavorare con serenità, senza tensione, sapendo che avrà subito una partita difficile contro la Lazio, ma che quattro giorni dopo giocherà sul campo dello Spezia, uno scontro diretto che, se diventa positivo, può essere decisivo per il finale. Gli otto punti di vantaggio il Lecce non li ha presi per caso, è l’unica ad aver pareggiato a Napoli, ha battuto da ultimo l’Atalanta, è un vantaggio, il suo, frutto del lavoro, della organizzazione. Il fatto che abbia vinto contro la Sampdoria con i gol di due giovanissimi è il senso stesso del discorso programmatico, che guarda avanti, alla valorizzazione dei giovani ed alla patrimonializzazione per il futuro. In quanto alla sosta di questa lunga pausa tutto è legato alla condizione delle squadre e dei calciatori, se ti serve una partenza lanciata o se ti serve un lavoro più a lunga gittata. È un periodo più lungo della preparazione estiva. E ognuno dovrà adeguarsi. Sampdoria, Cremonese, Verona, hanno bisogno di partire subito lanciati per non perdere ulteriormente i contatti con lo Spezia, il Lecce e le altre che sono davanti».
Checco Moriero prepara le due amichevoli della sua Nazionale, alle Maldive. «Per chi sta bene, per chi ha trovato la condizione fisica e l’assetto tattico migliore, la pausa potrebbe essere uno svantaggio - dice -. Il Lecce ha il pregio di essere una squadra giovane, con i suoi ragazzi che hanno superato il tempo necessario all’adattamento e che stanno dando il meglio con un continuo crescendo. Le prestazioni di Colombo e Banda sono significative. Banda che ha dribbling e velocità può diventare ancora più incisivo. E Baroni sta svolgendo un lavoro prezioso. Ne approfitterà per recuperare quelli che hanno ancora bisogno di lavorare, per mettere la squadra al riparo da eventuali infortuni. Il Lecce sa programmare, riempirà il periodo di amichevoli significative, utili sotto tutti gli aspetti. Per mantenere la salvezza bisogna ribadire gli atteggiamenti giusti. Ribadire la fiducia nei tanti giovani che avranno la possibilità di crescere ancora. Il Lecce ha fatto bene con le grandi e non meritava di perdere con l’Inter. Adesso crede di più in se stesso. E qui c’è una società che è una grande garanzia».
Gigi Cagni dice che «questa sosta va bene soprattutto alle squadre che sono impegnate anche nelle Coppe e che potranno tirare un respiro. Per chi gioca solo il campionato è un interrogativo al quale bisogna saper dare una risposta positiva in rapporto alle condizioni fisiche e psicologiche della squadra e dei calciatori. Per il Lecce forse sarebbe stato meglio continuare ora che stava dando il massimo, avendo sconfitto incertezze e pregiudizi dell’attesa. Importante gestire bene la lunghezza del periodo di riposo e le amichevoli utili per il tono e per la conferma delle scelte tattiche. All’inizio il Lecce non mi convinceva tanto. Complimenti a Baroni, che si avvale della preziosa esperienza di giocatore.

A gennaio sarà magari un altro campionato, soprattutto in rapporto alla gestione della pausa. Non credo molto nel mercato invernale. I giocatori bravi non si cedono in quella fase».

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