De Canio e Cagni in coro: "Tranquilli, il Lecce conquisterà la salvezza"

Gigi De Canio
Gigi De Canio
di Antonio IMPERIALE
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Mercoledì 24 Maggio 2023, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 10:08
Ci credono entrambi. Lo dicono come in un duetto: «Il Lecce ce la farà». Lo affermano con convinzione sia Gigi Cagni, una salvezza in giorni lontani con il suo Piacenza alla penultima giornata, sia Gigi De Canio, il quale la salvezza con una settimana di anticipo con il Lecce di Chevanton, Di Michele, Giacomazzi, Vives e gli altri la conquistò nel derby al veleno in terra di Bari.
«Il Lecce avrebbe magari potuto evitarsi questo batticuore finale - dice De Canio -. Si è complicata la vita in questi ultimi tempi, con la serie di sconfitte che hanno portato a questa coda del campionato con il fiato sospeso. Aveva fatto pensare in grande, quando le cose filavano al meglio e la classifica regalava sorrisi e speranze - racconta il tecnico materano -. Probabilmente l’inesperienza di una squadra giovane e con tanti stranieri, ha fatto ritenere, dopo la splendida serie positiva, che la salvezza fosse già un fatto acquisito e c’è stato inevitabilmente un calo di tensione. Poi è venuta meno la sicurezza e magari ci sono stati anche degli episodi non fortunati. Ma la squadra non è scivolata mai nell’inferno degli ultimi tre posti. Ed il vantaggio del quale gode, con i due punti in più sullo Spezia e tre sul Verona, non è davvero cosa da poco».
Guarda il calendario, De Canio, la trasferta sul campo del Monza, domenica prossima, quando già conoscerà i risultati dei liguri e dei veneti, è difficile. «Ma niente è proibitivo. Con tutto il rispetto per i lombardi e per il Bologna che chiuderà la stagione al Via del Mare, nessuno è imbattibile. Io ricordo che ci salvammo battendo Napoli, Juventus, Udinese. E poi le motivazioni profonde, quelle che arrivano da dentro, dal bisogno assoluto di non bruciare una stagione positiva dalla quale possono nascere prospettive importanti per il calcio salentino che io ho avuto modo di vivere, che mi porto nell’animo con tutte le sue componenti, la carica che la società saprà garantire insieme con Baroni, tecnico molto bravo, aprono la porta a qualsiasi risultato». E indica la via da seguire, De Canio. «Ho visto Lecce-Spezia. Mi è parsa evidente che la squadra non era serena, che si muoveva col freno a mano tirato. Deve ritrovare, il Lecce, la determinazione, la speditezza del suo periodo migliore, la forza fisica e la qualità che ha saputo ostentare, e deve trovare la via del gol, uno dei punti deboli della stagione, specie negli ultimi tempi».
Gigi Cagni di salvezze se ne intende. Ricorda quella in A, con il suo Piacenza, che aveva portato per la prima volta nella massima divisione nel cuore degli anni Novanta. «Fu un’esperienza indimenticabile, che concluse i miei primi favolosi sei anni alla guida della squadra piacentina. Era la penultima giornata a Udine e fu festa grande. Ecco, il Lecce potrebbe fare festa già questa domenica. E comunque il vantaggio su Spezia e Verona mi sembra davvero significativo». Apprezza il Lecce, apprezza soprattutto Marco Baroni. «Il Lecce ha indubbiamente interessanti qualità tecniche, penso al valore di calciatori come Hjulmand, come Strefezza, come Di Francesco, penso soprattutto ai difensori, con Umtiti che è un grande leader che sa prendere per mano la squadra, ma anche a tutti gli altri della difesa, Baschirotto e ancora gli esterni. Ma attenzione, io ritengo che sul piano tecnico il Lecce abbia potenzialità inferiori, per esempio, a quelle di una Sampdoria già retrocessa. Ritengo pregevole il lavoro di Marco Baroni, per la intensità che è riuscito ad assicurare alla squadra, che non ha retto però il tono che la stava portando in posizioni lusinghiere di classifica. Il finale di questo campionato non mi pare però proibitivo per il Lecce, nonostante debba incontrare due formazioni di valore come Monza e Bologna, due squadre che hanno giocato sino ad ora un torneo semplicemente meraviglioso, un campionato da record per il Monza con il quale il Lecce si misurerà domenica. Ma il Lecce ha le sue consapevolezze. Sa che vive una situazione che era nelle previsioni della vigilia. Da neo promossa, che ha inevitabilmente dei difetti, sai bene, che alla fine rischi di trovarti in questa situazione, che magari saresti arrivato sul filo del rischio al termine del campionato. Le neo promosse difficilmente hanno certezze, salvo eccezioni come quella del Monza, maturate per strada». E traccia la via, per la conferma in A. «Il Lecce deve cacciare via ogni paura, dare il massimo fisicamente, dare il meglio dell’annata vissuta, perché la salvezza al termine del primo anno del ritorno in serie A vale la vittoria del campionato. Baroni saprà mandare in campo in questo finale, il miglior Lecce sotto l’aspetto fisico e mentale».
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