Luci sul nuovo Via del Mare e nella notte vincono tutti

Luci sul nuovo Via del Mare e nella notte vincono tutti
di Antonio IMPERIALE
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Lunedì 19 Agosto 2019, 21:51
LECCE- Sì. È proprio vero. È già serie A, in questa prima notte magica che regala il Via del Mare, alle 20.45 della domenica che arriva tre giorni dopo il Ferragosto. Ed è già poker, spettacolare. Sull'erba che ti sembra più vicina ora che l'azzurro di un restyling che è ancora un cantiere aperto ha cancellato la pista, l'avversario ti ricorda che appena ieri, i primi giorni di maggio, era ancora serie B. Ma la serie cadetta appartiene ormai al passato, agli altri. È di nuovo serie A, sette anni dopo l'ultima volta. Siamo tornati, scandiscono in coro gli ultrà, dopo il quarto gol, numero trecento nella storia delle partite di Coppa. E questa gara di Coppa Italia contro la Salernitana di Giampiero Ventura, l'uomo che ti racconta di un altro approdo lampo nel campionato dei sogni, ventidue anni fa, un gioco del calendario nelle mani di un pallone che si diverte a fare il regista ad effetto, è l'incipit di un'era nuova, che già lunedì prossimo porterà il calcio leccese nel sacro tempio del Meazza, di fronte all'Inter dei cinesi e del salentino Antonio Conte.
Sono in sedicimila, poco meno, sugli spalti, il massimo degli spettatori in Coppa Italia nel terzo millennio. La conferma della straordinaria performance della campagna abbonamenti che prima del debutto interno in campionato contro il Verona potrebbe sfiorare anche quota ventimila esaltando il valore del quarto posto nazionale nella speciale classifica dei sempre presenti, alle spalle delle grandi. Gli spalti risaltano del giallo e del rosso dei nuovi e più confortevoli seggiolini. I cori sanno di sagra della gratitudine verso gli artefici del miracolo, da Saverio Sticchi Damiani ed i suoi, a Mauro Meluso, a Fabio Liverani.
È per Fabio Liverani, il primo coro prolungato della Nord, stipata in ogni posto, all'annuncio delle formazioni, dopo gli applausi iniziali per tutti all'ingresso in campo per la sgambatura preliminare. La festa comincia all'ingresso in campo delle squadre. Le bandiere sventolano e si levano al cielo nel fumo che si fa alto. Il coro sa di grazie, di incoraggiamento, di auspicio, è un atto d'amore che si rinnova, la suggellazione del patto per un'avventura da vivere insieme, un viaggio della speranza All'attacco Lecce, ripetuto subito, scandito come una spinta ed un'invocazione. E poi Forza ragazzi, altissimo. Lapadula capisce l'antifona e regala un gioiello ringraziando per la generosità la difesa campana. Il primo gol della stagione nuova manda in onda Lecce vinci per noi, Forza Lecce, la Nord è con te... oppure Vogliamo gente che lotta. La colonna sonora è costante, non conosce pause, è un dialogo articolato, appassionato, una conversazione d'amore fra tifosi e squadra. La Est superiore, in attesa della disponibilità della parte inferiore offre già uno spettacolo d'altri tempi, così come la parte alta della Curva Sud.
Fabio Liverani è in completo grigio, con camicia scura, quasi un omaggio al ruolo nuovo. Al limite dei confini della sua area panchinara non sta fermo un attimo, dirige la sua orchestra agitando le braccia che allarga quando qualcosa gli va storta: Giampiero Ventura, poco meno di trent'anni in più, passeggia spesso con le mani in tasca. In tribuna c'è Ezio Candido team manager del Lecce ai tempi del Ventura che vinceva un campionato dietro l'altro sino alla serie A. E adesso il Salento vestirà, lunedì sera, il mitico Meazza.
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