«Hjulmand? Resta qui a Lecce». Il tecnico Baroni anticipa le strategie di mercato dei giallorossi

«Hjulmand? Resta qui a Lecce». Il tecnico Baroni anticipa le strategie di mercato dei giallorossi
di Tonio DE GIORGI
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Mercoledì 21 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:07

Navigazione interrotta. Ricalcolo del percorso. Due messaggi. Il primo trasmesso dopo metà novembre quando si sono spente le luci sul campionato e si sono accesi i riflettori sul Mondiale di calcio. Il secondo è un avviso di questi giorni: terminata la kermesse mondiale, le venti squadre di Serie A si riconnettono al campionato di Serie A. La connessione per il Lecce si era interrotta a Genova, zona Marassi, nella pancia del Ferraris dove il Lecce festeggiava la vittoria (2-0) contro la Sampdoria. Secondo successo in pochi giorni dopo quello con l’Atalanta e più otto sulla terz’ultima posizione. E buon Natale a tutti. Perché il campionato non sarebbe tornato prima del nuovo anno. È passato oltre un mese e, i massimi dirigenti, fino a Corvino e Baroni, hanno fatto da pompieri sul conseguente entusiasmo generato dall’exploit dell’ultimo periodo premondiale. Il problema non sono i tifosi, il cui entusiasmo contagioso fa sempre bene, ma la squadra. Il calo di tensione era inevitabile, ma in queste settimane, questa è la quarta, si è fatto un lavoro di riconnessione. Ha parlato anche di questo Marco Baroni al Festival del calcio italiano ad Altavilla Silentina, in provincia di Salerno, dove lunedì sera l’allenatore giallorosso ha ricevuto il premio come miglior allenatore della passata Serie B.

«Sarà una cosa anomala per tutti – ha dichiarato, non mi piace parlare di incognita. Il mio compito e della squadra è quello di lavorare per farci trovare pronti a una ripartenza non facile. Siamo un gruppo giovane, queste sfide ci stimolano». Concentrati sul campionato mentre i venti del calciomercato soffiano sempre più forti. Baroni tiene socchiusa la porta del Lecce. «È un’opportunità, molti club usufruiranno di questa sessione – ha aggiunto -, il nostro pensiero è quello di migliorare i giocatori che abbiamo. Il nostro mercato è lì dentro». Da ex difensore il 59enne allenatore giallorosso si è concesso un dribbling. Non spetta a lui parlare di queste vicende. E sempre da ex difensore sa come allentare la pressione di chi attacca. Di una cosa è certo il tecnico fiorentino: non perderà i pezzi più richiesti della propria squadra. Su tutti, Hjulmand. Il centrocampista danese ha attirato l’interesse di diversi club, anche europei, ma Corvino e Trinchera stanno rimandando ogni discorso alla prossima estate. «La società non se ne priverà adesso ed è giusto così – ha assicurato -. Io li alleno e ho visto in loro la maturità per palcoscenici importanti. Hanno capito che con il lavoro si possono raggiungere traguardi importanti». Conosce molto bene questo mondo e sa benissimo quanto possono influenzare le voci di mercato. Come in estate. Questo è un periodo che gli allenatori non amano. Però può essere favorevole anche per migliorare la propria rosa. Si parla dell’arrivo di un centrocampista ma Baroni si limita a dire che «il direttore è attento, se c’è un’occasione la coglierà».

E spunta pure il nome dell’esterno Alessio Zerbin, di proprietà del Napoli, dove sta trovando pochissimo spazio. «Bravissimo, un ottimo giocatore», la risposta ermetica del tecnico giallorosso, il quale si sta concentrando sulla ripresa del campionato che è ormai alle porte. L’augurio è che il lavoro svolto in queste settimane possa avere effetti immediati e creare subito un ponte con il periodo pre sosta. «Venivamo da un momento di squadra in fiducia e con risultati importanti – ha ricordato -. Però chi mi conosce sa che non cerco alibi e l’obiettivo, mio e dello staff, è quello di migliorarmi sempre. Ripartiamo con nuovi esami, sfide difficili e ravvicinate». Tuttavia non ha mai nascosto il rammarico per una interruzione arrivata nel momento in cui la squadra giallorossa aveva acquisito un certo ritmo e certi sincronismi. Dopo tanto lavoro e periodi in cui la compagine leccese raccoglieva meno di quanto meritasse. E, numeri alla mano, ha evidenziato pure quanto sia difficile vincere per le squadre che occupano la parte bassa della classifica. Mai aveva parlato di quota salvezza, ma un’idea sta maturando, senza sbilanciarsi più di tanto. «Ci attendono quattro gare importanti, abbiamo scontri diretti che determineranno anche questo – ha spiegato -. Penso gara dopo gara, vincere è complicatissimo per le squadre piccole in questo campionato».

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