Gallo: "Il 2022 è stato l'anno più bello della mia vita. Ora sogno di conquistare la salvezza con il Lecce"

Toni Gallo e lo juventino Juan Cuadrado
Toni Gallo e lo juventino Juan Cuadrado
di Tonio DE GIORGI
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:53

Adesso ha l’età giusta per la serie A, Antonino Gallo, per tutti semplicemente Toni. Ma preferisce farsi chiamare con il diminutivo il laterale difensivo mancino del Lecce. Dopo aver conquistato sul campo l’Olimpo del calcio italiano, ora il giovane laterale destro difensivo palermitano si sta ritagliando un posto importante nella squadra di Marco Baroni. Partito ad inizio stagione in seconda fila, il talento siciliano attraverso il duro lavoro quotidiano è riuscito a soffiare il posto da titolare prima all’ex juventino Frabotta, costretto a trasferirsi al Frosinone, e poco dopo anche all’ex atalantino Pezzella, diventato molto presto pure lui un rincalzo di lusso. 
Gallo è cresciuto tantissimo negli ultimi mesi e il merito probabilmente è da attribuire alle novità che gli hanno cambiato la vita, soprattutto nel privato. La nascita di Matias, il suo primogenito avuto dalla compagna Stephanie, figlia di Guillermo Giacomazzi, ex capitano del Lecce. «È l’anno più bello della mia vita - ha detto ieri Gallo in conferenza stampa -. È l’anno più bello perché è nato mio figlio e il suo arrivo nella mia vita mi ha fatto cambiare molto. Ho capito che adesso non posso più sbagliare perché ho molte responsabilità. Nel calcio sono felice di come sto lavorando e devo continuare su questa strada». Alla crescita di Gallo uomo hanno contribuito anche i compagni di squadra, sempre pronti a consigliarlo da fratelli maggiori. Prima Coda, cui è legato da una grande amicizia, e oggi Dermaku. Ma non solo. È soprattutto merito suo, di un ragazzo che ha capito come muoversi in un mondo in cui puoi ritrovarti scaricato al primo passo falso. «Mi ritengo soddisfatto. Ho fatto tanti sacrifici e non posso che essere contento della fiducia dimostrata dal club». I progressi registrati sul campo hanno indotto il Lecce a blindare Gallo fino al 2026. «Di strada dal mio esordio ne ho fatta tanta - continua -, non posso che ringraziare Baroni per la grande fiducia che mi ha dimostrato e che mi ha permesso di acquisire sempre più sicurezza, partita dopo partita. So che devo continuare così e dimostrare di essere all’altezza di questa maglia. Lecce per me è la seconda casa, spero di restare qui per molto tempo, sono convinto che sto facendo qualcosa di importante con l maglia giallorossa».


Gallo ha ripercorso le prime quindici partite e ammette di essere stato un po’ timido nelle prime gare. «Un impatto con un calcio che non conoscevo - ammette -, ma l’allenatore mi ha sempre incitato ad avere la testa libera e di fare quello che sappiamo fare. Siamo una squadra che può attaccare in modi diversi». La rivalità con Pezzella è basata su un grande rapporto personale. «Lo conosco dai tempi di Palermo, non posso che imparare da un giocatore che sta facendo una grande carriera».
In diverse interviste ha rivelato che il suo idolo è il brasiliano Marcelo, per il modo di giocare e di trattare il pallone. In famiglia, poi, non mancano i consigli calcistici del suocero. «È una bandiera del Lecce, sicuramente una persona a cui mi ispiro. Mi dà grandi consigli. Chevanton? È l’opposto di Giacomazzi, ma ascolto pure i suoi suggerimenti. Sono contento di far parte di questa famiglia». Il conto alla rovescia per la ripartenza del campionato è ricominciato. «I punti che abbiamo ci trasmettono grande sicurezza - ha concluso Gallo -. La sosta è un momento positivo perché stiamo mettendo benzina nelle gambe. Stiamo lavorando per centrare il nostro obiettivo: rimanere in Serie A»

© RIPRODUZIONE RISERVATA