Champions League, Brindisi vince e si regala la sfida col Den Bosch

Domani la Happy casa sarà di nuovo in campo
Domani la Happy casa sarà di nuovo in campo
di Antonio RODI
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Giovedì 28 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:54
La Happy Casa supera con il brivido l’Oradea e lo fa al termine di una partita dalle mille sfaccettature in cui la squadra di Fabio Corbani ha saputo accendersi e spegnersi a intermittenza. È la mancata la continuità a Brindisi nell’arco dei 40 minuti questo sì ma nel momento di maggiore difficoltà (-2 all’uscita dai blocchi dell’ultima frazione dopo essere stata avanti anche di 15 lunghezze al 22’) Bayehe e compagni hanno tirato fuori gli artigli rimettendo a posto le cose nel convulso finale.
Che sarebbe stata una battaglia lo si sapeva, sul parquet è arrivata la conferma. L’Oradea si è dimostrato avversario di tutto rispetto, forte nei suoi esterni e con stazza fisica che, in più frangenti, ha messo in serie difficoltà la truppa pugliese. È stata una partita caratterizzata da diversi alti e bassi da parte della New Basket, che solo nel finale è riuscita a trovare trovano le giuste contromisure in difesa e le dovute soluzioni in attacco dopo un passaggio a vuoto nella seconda parte del terzo quarto. Brindisi supera così il turno guadagnando il diritto di restare in Turchia: la squadra di Corbani accede alla semifinale che domani, alle 17,30, la vedrà opposta agli olandesi del Den Bosch, ieri vittorioso 96-84 con Gottingen, mentre dall’altra parte del tabellone si sfideranno (sempre domani, ma con palla a due fissata alle 17) Varese (che ha battuto in volata 73-71 l’Fmp Belgrado) e Cholet (vittorioso con il punteggio di 76-72 su Anversa).
La cronaca del match. Brindisi parte decisamente con il freno a mano tirato trovandosi sotto nel punteggio dopo nemmeno 120 dallo start (2-8). I biancazzurri ce ne mettono un po’ a carburare, del resto sentono la pressione che deriva dall’importanza della posta in palio e sanno che è una partita dal dentro o fuori. Quando carburano tornano subito sul -2 (8-10, conclusione dalla media di Riismaa) anche se latitano a rimbalzo (0 palloni catturati contro i 3 degli avversari dopo i primi minuti di gioco). La partita vive di fiammate, dalla parte rumena Pearson (7) e Neal (4) sono già dei fattori, ma dopo l’iniziale inseguire la Happy Casa mette per la prima volta il naso avanti in chiusura di quarto grazie ad una tripla di Morris. Il break di 0-6 da parte rumena in avvio di secondo quarto viene ben presto spentodalle triple di Lombardi e Bayehe e questo fa sì che i biancazzurri acquisiscano sempre più fiducia. Il tabellone dice 33-30 al 17’ (Lombardi nel pitturato) con Brindisi che fattura molto dal perimetro (10/15 da 2 e 4/9 da 3) nonostante continui a soffrire nell’area colorata (8-15 il computo dei rimbalzi fino a questo momento).
L’abbrivio è comunque quello giusto e consente alla squadra di coach Corbani di andare al riposo lungo sopra di 11 lungheze (43-32) grazie ad break di 19-4 frutto delle giocate di Senglin e della tripla (a suon di sirena) di Riismaa.I biancazzurri sono in palla anche dopo il rientro in campo dagli spogliatoi, aggiornando il massmo vantaggio al 22’ (49-34) grazie ad una nuova tripla di Riismaa (che, nel frattempo continua a tirare con il 100% dal campo). L’inerzia pare essere tutta dalla parte brindisina, ma così non è perchè di colpo la verve fin li palesata viene di colpo smarrita. L’Oradea prova a cogliere l’attimo, ricucendo dapprima sul -10 (55-45) al 25’30”, poi sul -4 (59-55) a -1’49” dal 30” fino ad impattare a quota 60 sulla sirena del 30’. È il momento di maggiore difficoltà per una Happy Casa che si vede sopravanzare pure nel punteggio (60-62) dopo qualche istante dal via della frazione decisiva, prima che giunga un mini parziale di 5-0 che, di fatto, interrompe la prolungata rottura (65-60 al 32’). Adesso si gioca a stretto contatto, ogni possesso può risultare veramente quello decisivo. Il tabellone dice 71-71 al 36’40”, poi due giri per parte in lunetta di Johnson (assolutamente decisivo nella fase più calda del match) e Riismaa (una vera spina nel fianco per la difesa magiara) riportano avanti la Happy Casa (75-71) quando restano da giocare soli 120 secondi.
Nel convulso finale, l’Oradea trova tre liberi di Gotchel che fanno 75-74, ma un viaggio in lunetta di Johnson (ancora lui) inchiodano il definitivo 77-74, con l’ultima “preghiera” di Richard destinata a spegnersi sul ferro.
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