Coach Esposito e il gruppo ci credono: «Happy Casa Brindisi, rimonta possibile». E la tifoseria spinge

Il vice di Dragan Sakota analizza il momento della New Basket

Coach Esposito e il gruppo ci credono: «Happy Casa Brindisi, rimonta possibile». E la tifoseria spinge
di Antonio RODI
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Sabato 20 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 10:44

Crederci sempre, mollare mai. Con tutto un girone di ritorno ancora da giocare, la Happy Casa Brindisi va alla caccia dell’impresa, di quella salvezza che oggi può sembrare un’utopia. «La squadra ci crede, noi dello staff tecnico pure», taglia corto l’assistant coach Marco Esposito. «Siamo ben consapevoli di essere nella condizione di non poter fare nessun calcolo, ma che bisogna concentrarci giorno per giorno, partita dopo partita sull’obiettivo. E da questo punto di vista il lavoro settimanale si è ovviamente alzato molto di livello. Se vogliamo risalire la china e raggiungere la salvezza non possiamo fare altro che continuare a lavorare con grande durezza mentale, quella stessa durezza mentale che poi dobbiamo portare in campo la domenica. Certo siamo una squadra che ha ancora molti alti e bassi, provati magari anche dall’inesperienza di qualche nostro giocatore, ma rispetto a qualche mese fa oggi questa è una squadra molto diversa, soprattutto molto più solida rispetto al passato. Non siamo perfetti così come non lo eravamo all’inizio e questo incide molto sul nostro percorso».

Brindisi è praticamente giunta al bivio della sua stagione, si ritrova nella condizione di non poter sbagliare più nulla. Deve vincere quante più partite possibili e sperare. A cominciare dalla prossima, quella di domani contro la Gevi Napoli. «Dire che per noi la sfida con Napoli è fondamentale è un eufemismo», prosegue Marco Esposito. «Sul nostro campo dobbiamo vincere sempre, indipendentemente da chi abbiamo di fronte, oltre a doverci sbloccare anche in trasferta dove finora non abbiamo mai vinto. Sappiamo che domani non sarà una partita semplice, Napoli è una squadra votata all’attacco (terza migliore squadra per punti segnati con 86,4 di media, ndc), con esterni capaci di fare molto male. Ecco per noi sarà molto importante giocare nella nostra metà campo una partita di grande intensità e determinazione, cercando di limitare per quanto possibile le loro bocche di fuoco. Non sarà facile, ma dovremo cercare di farlo con tutte le nostre forze». «Loro sono in totale fiducia», prosegue l’assistente di coach Dragna Sakota, «l’accesso alla F8 di Coppa Italia è stata per loro una ciliegina sulla torta, che dimostrata il grande valore di una squadra che non reputo essere una sorpresa. Forse per la posizione di classifica che oggi occupano (quarta piazza della graduatoria a quota 20 punti insieme all’Olimpia Milano, ndc), ma non per la qualità di un roster che può contare su giocatori di grande esperienza». La sfida con Napoli rimanda a quella giocata lo scorso 22 ottobre nel Palabarbuto e persa malamente dai biancazzurri (90-71 il risultato). «Difficile paragonare la Brindisi di allora a quella di oggi», evidenza Marco Esposito. «Eravamo in un momento complicato, facevamo tanta fatica e il clima non era dei più sereni. Oggi siamo più squadra, siamo più solidi e, nonostante tutto, giochiamo un basket più concreto».

Intanto è già mobilitazione tra i tifosi della “Stella del Sud”, con in testa il gruppo organizzato del tifo che è pronto a non far mancare il suo apporto. «Domenica sera sarà una partita importante», dicono all’unisono, «la base su cui costruire la vittoria, dovremo esser noi, pubblico che sarà presente.

Chiediamo di lasciare a casa mugugni, pensieri riguardanti cosa va e cosa non va, cosa ci sarebbe da migliorare, chi dovrebbe andar via, non da ultimi gli inutili fischietti. Portiamo ardore, passione, voce. Dimostriamo, ancora una volta, l’orgoglio di essere brindisini, compatti, uniti, una sola cosa in campo».

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