Scafati-Brindisi è destinata a continuare e molto probabilmente avrà una coda fatta di carte bollate. Il giorno dopo la sfida del PalaMangano le polemiche continuano, alimentate anche dalle decisioni del giudice sportivo che ha inflitto un'ammenda di 2000 euro alla Givova per "offese e minacce, collettive e frequenti, nei confronti dei tesserati avversari" mentre la sanzione ai danni di Brindisi è stata più elevata. La Happy Casa dovrà infatti versare 3000 euro per commutare obbligatoriamente in multa una giornata di squalifica inflitta al coach Frank Vitucci per "comportamento aggressivo e minaccioso nei confronti degli arbitri a fine gara all'interno del tunnel di accesso agli spogliatoi, fatto che non degenerava per il pronto intervento del 1° assistente allenatore (Fabio Corbani, ndc)".
Il presidente Marino
«Oltre al danno anche la beffa: ne usciamo più penalizzati noi a livello economico rispetto alla sanzione attribuita alla squadra di casa», il commento a caldo del presidente Fernando Marino. Del parapiglia in campo e nel tunnel degli spogliatoi, con i giocatori biancazzurri vittime di una vera aggressione fisica, non c'è traccia. Senza sapere che le scaramucce tra tifosi campani e giocatori biancazzurri sarebbero proseguite anche all'esterno dell'impianto di Scafati dove, qualcuno dei locali, avrebbe urlato "scimmia" all'indirizzo di un giocatore di Brindisi. Per tutte queste ragioni la questione andrà avanti anche perché, nel frattempo, è scesa in campo anche la Procura federale che ha deciso di aprire un'indagine al fine di "verificare la natura e le eventuali responsabilità in ordine ai disordini accaduti all'interno dell'impianto di gioco, al termine della partita Givova Scafati-Happy Casa Brindisi dell'11 aprile 2023".
«Ringrazio il collega presidente Nello Longobardi per aver permesso alla mia famiglia di uscire da una porta secondaria affinché potessimo tornare a casa senza altri patemi d'animo - ha detto il presidente della Happy Casa Brindisi Fernando Marino -.
«Se poi vogliamo parlare del risultato, allora mi sento di aggiungere che non è accettabile che un dirigente sportivo durante la pausa a fine primo tempo vada ad apostrofare con frasi ingiuriose ed un atteggiamento "focoso" il primo arbitro (Roberto Begnis, quello della chiamata finale che ha sanzionato lo sfondamento a Ky Bowman, ndc) e che il tutto non sia stato riportato a referto dalla terna a fine partita. Questo l'ho vissuto davanti ai miei occhi e impunemente è stato ignorato", ha poi concluso il numero uno del sodalizio biancazzurro.
Il club campano
Nel frattempo non si è fatta certo attendere la risposta da parte del club campano che ha puntato il dito contro Doran Lamb, giocatore della Happy Casa Brindisi ed ex della partita "resosi protagonista di condotte offensive e provocatorie nel corso dell'intera gara, culminate nel grave gesto, rientrando in campo dopo aver già guadagnato il tunnel degli spogliatoi, del lancio di una bottiglia piena verso il pubblico o ancora, che altro tesserato della società ospite, sempre a fine gara, si è lasciato andare a gesti gravemente offensivi e volgari nei confronti del parterre, il tutto peraltro documentato da riprese video, che sono già state messe a disposizione degli inquirenti ordinari e sportivi".