Paolo Rossi morto a 64 anni, il dolore della moglie Federica Cappelletti: «Dopo di te il niente assoluto. Gli ho detto 'vai'»

Paolo Rossi morto a 64 anni, il dolore della moglie Federica Cappelletti: «Dopo di te il niente assoluto. Gli ho detto 'vai'»
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Giovedì 10 Dicembre 2020, 08:29 - Ultimo aggiornamento: 18:03

«Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto...»: è l'addio a Paolo Rossi postato su Facebook dalla moglie, la giornalista perugina Federica Cappelletti. Parole seguite da un cuore, con sotto una foto del marito e delle loro due figlie. Tutti di spalle. Paolo Rossi, scomparso nella notte all'età di 64 anni, aveva tra l'altro militato nel Perugia nella stagione 1979-1980.

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«Nel momento in cui stava morendo e non se ne voleva andare, io l'ho abbracciato forte e gli ho detto Paolo, adesso vai, hai sofferto troppo.

Staccati, lascia questo corpo e vai. Io crescerò le bambine e porterò avanti i nostri progetti. Tu hai fatto anche troppo e quindi si è addormentato in quel momento». Lo ha ricordato Federica Cappelletti moglie di Paolo Rossi parlando con i giornalisti davanti all'obitorio dell'ospedale Le Scotte di Siena.

 

«Non è facile riassumere in poche parole tutto quello che è stato Paolo - ha aggiunto la moglie di Paolo Rossi - Una persona unica, piena di ottimismo anche nei momenti più difficili, una persona grande ma allo stesso tempo semplice. Una persona che mi ha insegnato tanti valori belli e li ha insegnati alle nostre figlie. Io dico che dopo Paolo Rossi si sopravvive. Quindi cercherò di fare questo». «Lui era una persona che sapeva parlare allo stesso modo con i capi di Stato ma anche con le persone che incontravamo al supermercato. Questo era Paolo e questa la sua grandezza - ha anche detto - Preferisco pensare che sia un arrivederci. Fare a meno di lui è veramente tanto. Ma dovrò farlo, gliel'ho promesso». «Riporteremo Paolo in Toscana - ha concluso Federica Cappelletti -. Faremo la cerimonia e una camera ardente a Vicenza che era la sua città adottiva. Poi lo farò cremare in accordo con il figlio perché me lo voglio tenere sempre vicino».

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