Colapesce e Dimartino, show a sorpresa alla presentazione barese del film

Il duo si è concesso al pubblico con selfie e autografi alla prima de "La primavera della mia vita"

Colapesce e Dimartino, show a sorpresa alla presentazione barese del film
di Antonella FAZIO
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Giovedì 23 Febbraio 2023, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 09:53

Il programma avrebbe dovuto prevedere un semplice saluto in sala, qualche battuta sul film e nulla più ma Colapesce e Dimartino sono stati in grado di stravolgere i piani manifestandosi per ciò che sono: pura empatia e passione. Per questo, anziché limitarsi alla scaletta, prima di entrare nella sala 6 del Multicinema Galleria di Bari, hanno fatto sapere al numeroso pubblico che avrebbero dispensato autografi e fatto foto. E così una calca di fan si è assiepata sul piccolo palco ai piedi del maxischermo, fino a intonare tutti insieme, a favore di telecamere e giornalisti, l’ultimo successo sanremese, “Splash”. 
Lorenzo Urciullo – Colapesce - e Antonio Di Martino – Dimartino -. Si chiama “La primavera della mia vita” il loro primo film, in questi giorni nelle sale italiane. La vostra prima fatica cinematografica che viaggia in parallelo al successo di “Splash”. Che pellicola è?
Dimartino: «Il film è ambientato in un’epoca non definita; potrebbe essere ambientato anche a dieci anni fa. Nella pellicola siamo “i Metafisici”, questo duo musicale che gira per la Sicilia in un road movie dai tratti surreali. In realtà questo film è nato prima del nostro primo disco, “I mortali”. Era un sogno che avevamo e Zavvo Nicolosi ci ha aiutato a realizzarlo».
Di questa opera siete anche autori e sceneggiatori. A chi vi siete ispirati?
Colapesce: «Come fruitori di cinema ci piacciono tantissime cose. Di sicuro, un regista che ci accomuna è Aki Kaurismäki, per l’utilizzo del tempo, per questi scenari super colorati e per i suoi personaggi che subiscono anziché essere attivi nella scena».
D: «Wendes. Sicuramente Wenders è un altro regista che ci piace tanto».
C: «Anche riferimenti italiani anni Settanta, Ottanta come i film di Benigni, o Troisi in “Non ci resta che piangere”. Abbiamo attinto a piene mani da varie cose».
Nicolosi, cosa ha pensato quando le è arrivata la telefonata…
C: «Il fax, ci tengo a precisare!»
Ok. Allora Nicolosi, cosa ha pensato quando le è arrivato il fax con l’idea di fare un film insieme?
Nicolosi: «Mi è sembrato il giusto coronamento di un percorso iniziato insieme dieci anni fa. Avevo già realizzato tutti i video di Lorenzo, poi sono arrivati anche quelli con Antonio. Quindi questo è l’ultimo dei tasselli. Poi siamo partiti con dei piccoli cortometraggi, spie di ciò che sarebbe stato. Abbiamo iniziato con loro due che parlavano con un granchio gigante che gli suggeriva quali canzoni scrivere in futuro, e già questo è abbastanza folle. Successivamente, un altro piccolo viaggio in Sicilia in cui si discuteva di temi strampalati rivelatisi poi il seme di questo film. Quindi quando mi è arrivata la chiamata ho pensato: “Mi butto”, perché sapevo già dove saremmo andati a parare».
“Splash” è la colonna sonora del film. Ma è nato prima il brano o la pellicola?
C: «Sono nati insieme perché li abbiamo scritti nello stesso periodo. Avevamo una cella melodica dalla quale partire: “Ma io lavoro per non stare con te” era proprio il fulcro della canzone e da lì abbiamo costruito tutto il resto. Film e canzone un po’ si parlano anche nelle tematiche. È stato un bel lavoro di insieme».
I coprotagonisti non sono siciliani, a parte Corrado Fortuna. Come mai questa scelta?
D: «In realtà ci sono tanti attori siciliani. C’è Salvo Piparo o Sergio Vespertino. Ma abbiamo scelto di coinvolgere anche degli amici. Per esempio, Madame è un’artista che stimiamo tantissimo e con lei abbiamo scritto la title track della pellicola. Poi c’è Roberto Vecchioni che interpreta sé stesso mentre Brunori Sas fa Jim Morrison. Vedere questo film ne vale sicuramente la pena».
Un road trip made in Puglia per voi sarebbe possibile?
C: «Perché no? Amiamo tantissimo la Puglia. Magari! Anzi, cogliamo l’occasione per lanciare un appello all’Apulia Film Commission».
D: «Partiamo da Noci e arriviamo a Otranto. Potrebbe essere…».
C: «A piedi o su un cavallo».
D: «Magari con un mulo».
Sanremo, un’edizione del festival che – diciamolo – sin dall’inizio aveva un vincitore designato. Ma “Splash”, senza dubbio, sta replicando il successo di “Musica leggerissima” del 2021. Il pubblico se lo aspettava.
C: «Noi non ce l’aspettavamo affatto. Quindi siamo contenti di come sta andando perché è una canzone particolare. Non era così scontato vincere i due Premi della Critica e stare in radio. In genere quando vinci quel premio (ironizza, ndr) corrisponde con la fine della tua carriera».
D: «Invece stavolta ci è andata bene!».

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