Carolina Bubbico: «A Sanremo un’esplosione di energia»

Carolina Bubbico: «A Sanremo un’esplosione di energia»
di Eraldo MARTUCCI
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Venerdì 17 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:30

L’eleganza e la maestria con cui a Sanremo Carolina Bubbico ha accompagnato dal podio Elodie, dirigendo l’orchestra per la sua “Due” (e duettando anche con lei durante l’esibizione, bacchetta in mano), ha conquistato proprio tutti. Anche nella quarta serata, quella dedicata alle cover, quando Elodie al fianco di Big Mama ha proposto “American Woman”, leggendaria hit dei canadesi The Guess Who. Un ritorno felicissimo sul palco dell’Ariston, dunque, per la bravissima musicista leccese dopo l’exploit del 2015, quando diresse l’orchestra per Il Volo che quell’anno trionfò con “Grande amore”. E sull’onda di questa perentoria affermazione Carolina continua il suo originale percorso artistico, che la vede anche compositrice di grande valore e di inesauribile creatività. Proprio oggi su tutte le piattaforme digitali esce infatti il suo nuovo singolo “Portami a ballare”, pubblicato dall’etichetta Sun Village Records, che anticipa l’album di inediti previsto per l’autunno 2023. Senza dimenticare il tour che nei prossimi giorni la vedrà impegnata in quattro date speciali con “Il dono dell’ubiquità”: il 24 febbraio a Pisa, il 25 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 26 a Bologna e il 28 febbraio al Blue Note di Milano. Spettacolo che prende il nome dal suo terzo bellissimo album dopo i primi due da solista (“Controvento” e “Una donna”). 

Carolina, sono passati solo pochi giorni dal tuo felice ritorno sul podio del Festival di Sanremo. Cosa ti è rimasto di questa bellissima esperienza? 

«Sono felicissima perché ho ricevuto tanti apprezzamenti, dovuti anche al grande spazio che ho avuto per il mio ruolo con molte inquadrature. Certamente ha contribuito la particolarità dell’esecuzione, dove dirigevo e cantavo anche, e non era un coretto ma una seconda voce che si univa a quella splendida di Elodie. Un fatto importante sia dal punto di vista performativo che squisitamente musicale. E questo aspetto mi è arrivato addosso con un’esplosione di stima da parte dei miei colleghi direttori, e dei maestri d’orchestra, che mi ha ripagato di tutti questi anni in cui non sono potuta tornare.

E mi ha ripagato ovviamente per l’impegno che ho dedicato a quest’avventura, anche per aver orchestrato la musica del brano. Un’emozione veramente intensa».

E rispetto all’altra volta cosa è cambiato?

«Ci sono otto anni di esperienze in più con un grado maggiore di consapevolezza. Mi sono sentita più sicura su tutto, e sono contenta di aver vissuto questa fantastica esperienza con una migliore gestione delle emozioni. Ecco, il palco è stato il mio momento di pace e di gioia, anzi di risolutezza. Certo, dopo questa esplosione di energia adesso avverto un po’ di stanchezza, ma sono pronta per le prossime sfide».

E infatti oggi esce il tuo nuovo singolo. Quando lo hai composto?

«L’idea iniziale risale più indietro nel tempo ma solo due mesi ci ho rimesso le mani, e con mio fratello Filippo abbiamo iniziato a lavorare con la produzione cercando una chiave che potesse in qualche modo rendere contemporaneo questo brano, al quale tengo molto dal punto di vista melodico e testuale. E credo che ne abbiamo trovato una bellissima».

E qual è? 

«Il testo è abbastanza autobiografico e racconta di una storia d’amore segreta, o meglio di una manifestazione del desiderio di portare alla luce un amore segreto. Un tema vicino a tante persone, e quando qualcuno riesce a rispecchiarsi nella canzone penso sia una cosa bella. È una metafora dunque dell’amore che vuole venire allo scoperto, e quindi la donna che dice all’uomo “portami a ballare” è come se gli dicesse di sceglierla. E poi c’è la figura naturalistica della pioggia, che lava tutto e sotto la quale potranno dire al mondo del loro innamoramento».

E poi finalmente partirà il tour con lo spettacolo “Il dono dell’ubiquità”…

«Visti i tempi in cui il disco è uscito, in piena pandemia e con il lockdown, volevo in qualche modo rivendicare lo spazio che per me si merita. È uno spettacolo che mi ha tanto impegnato nella preparazione insieme ai miei collaboratori, e volevo mostrarlo anche in altre parti d’Italia per rendergli finalmente giustizia».

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