Exuvia, la "rinascita" di Caparezza

Exuvia, la "rinascita" di Caparezza
di Ilaria MARINACI
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Venerdì 2 Aprile 2021, 13:19

Caparezza ha mantenuto la parola: a ottobre aveva annunciato che stava lavorando su un nuovo album e, alla mezzanotte fra il 30 e il 31 marzo, ha lanciato il primo singolo, Exuvia, che dà anche il titolo all'intero lavoro in uscita il prossimo 7 maggio per l'etichetta Polydor/Universal Music.
«L'Exuvia, in sintesi, è ciò che rimane spiega il rapper di Molfetta del corpo di alcuni insetti dopo aver sviluppato un cambiamento formale. Un calco perfetto, talmente preciso nei dettagli da sembrare una scultura, una specie di custodia trasparente che un tempo ospitava la vita e che ora se ne sta lì, immobile, simulacro di una fase ormai superata. Sulla copertina c'è un simbolo che rappresenta il passaggio da una condizione attuale (cerchio grande) ad una futura (cerchio piccolo) attraverso una serie di spirali (simbolo di morte e rinascita in gran parte delle culture). La mia Exuvia è, dunque, un personale rito di passaggio in 14 brani, il percorso di un fuggiasco che evade dalla prigionia dei tempi andati per lasciarsi inghiottire da una selva in cui far perdere le proprie tracce. Ho speso davvero tutte le mie energie per poter uscire dalla mia Exuvia ma di questo parlerò a tempo debito. Io sono in fermento. Il viaggio è iniziato».
Dei 14 pezzi, prodotti da Caparezza e mixati da Chris Lord-Alge, sono stato anche rivelati i titoli: Canthology, Fugadà, El Sendero, Campione dei Novanta, Contronatura, Eterno Paradosso, La scelta, Azzera Pace, Eyes Wide Shut, Come Pripyat, Il Mondo dopo Lewis Carroll, Zeit!, La certa ed Exuvia. Su Canthology ed El Sendero sono previsti due featuring che, però, l'artista non ha ancora annunciato.
L'album è in pre-order e dà diritto all'acquisto anticipato dei biglietti dell'Exuvia Tour, che partirà a febbraio 2022 nei principali palasport, mentre il video del singolo è già disponibile sul canale Youtube Telecaparezza.
Questo album che arriva a 4 anni dal precedente, Prisoner 709 ha la particolarità di avere una genesi pugliese perché il cantautore lo ha in parte registrato praticamente a km 0, alla Cittadella degli Artisti di Molfetta, città dove è nato e risiede abitualmente. Approfittando delle restrizioni che hanno causato la chiusura di teatri e cinema, a gennaio scorso, ha lavorato in quello che è il Laboratorio Urbano comunale con l'aiuto di tutte le professionalità che quotidianamente operano all'interno della Cittadella. Inaugurato nel 2017 e gestito da un'Ati che ha come capofila la Cooperativa Kismet (con la collaborazione e il supporto logistico di Teatri di Bari), è una struttura di 1600 metri quadri divisa su due piani con una sala cinema e teatro da 194 posti, uno spazio espositivo, uno spazio co-working, un bar e anche un roof garden. All'interno del Laboratorio c'è uno studio di registrazione, in cui lavorano fonici che da sempre accompagnano Michele Salvemini, in arte Caparezza, nel suo percorso musicale.
«Sono contento aveva dichiarato all'epoca il Capa soprattutto di aver abitato con la mia musica uno spazio culturale dimenticato in questo momento storico».
 

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