Scuole, la lettera appello delle famiglie dell'istituto comprensivo di Torino: «Il governo non deve dimenticare gli studenti»

Scuole, la lettera appello delle famiglie dell'istituto comprensivo di Torino: «Il governo non deve dimenticare gli studenti»
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 20:16
Una lettera scritta dalle famiglie dell'I.C. Ilaria Alpi di Torino alle istituzioni per sensibilizzarle sui temi della scuola, dei bambini/ragazzi e delle famiglie troppo spesso dimenticate nelle scelte del governo in questa fase emergenziale di fase 2 del coronavirus. I genitori hanno scritto un appello che vorrebbero fosse condiviso anche dalle altre scuole. ecco il testo completo

Spett.li istituzioni destinatari della presente, abbiamo letto con interesse una lettera aperta a voi indirizzata da parte dei genitori di un istituto comprensivo vicino territorialmente al nostro, e ne condividiamo il contenuto, anzi vorremmo aggiungerne altro, per far sì che questa iniziativa ed attenzione non cada nell’oblio, ma venga presa in seria considerazione per l’enorme importanza sociale dei veri destinatari: le bambine ed i bambini, le ragazze ed i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado e delle loro famiglie, ultimamente dimenticate o marginalmente prese in considerazione. Siamo genitori di circa 1100 bambini che frequentano l’Istituto Comprensivo Ilaria Alpi, situato nel territorio Barriera di Milano, in un contesto socio-territoriale già provato da molto tempo, e di recente nuovamente sotto i riflettori per alcuni episodi di cronaca per problemi di ordine pubblico, che hanno portato ad una risposta da parte delle istituzioni con l’insediamento di presidi da parte delle Forze dell’Ordine. I problemi e le criticità che oggi vorremmo portare all’attenzione però non riguardano il controllo del territorio, ma, vista la vostra attenzione e relativa iniziativa avuta a riguardo, vogliamo provare a coinvolgervi su un aspetto che ci sta a cuore, e che fino ad oggi è rimasto silente, privo di attenzioni tangibili, che rischia, se non affrontato in modo adeguato e tempestivo, di lasciare indietro una parte importantissima della nostra società: i bambini ed i ragazzi! In questo momento storico e nel contesto emergenziale in cui ci troviamo ci sono state molte disposizioni in merito alla tutela della salute, sicuramente aspetto che andava tenuto in considerazione per il bene della collettività, a seguire poi sono state, giustamente, date priorità economiche, con iniziative volte al sostegno di imprese e famiglie, ma forse si è perso qualcosa strada facendo, ovvero l’attenzione nei confronti dei bambini e dei ragazzi, lasciando le famiglie sole a dover far fronte alle novità imposte relative al comparto scuola, con le indicazioni e disposizioni date dal MIUR, che spesso sono risultate non di facile applicazione, anzi per alcune famiglie di impossibile attuazione per mancanza di strumenti e competenze, che in alcuni casi ha portato ad un isolamento vero e proprio, dove questi bambini risultano ancora oggi assenti! Non contestiamo le diposizioni volte a salvaguardare la salute di tutti, compresa quella dei nostri figli, ma evidenziamo come le profonde criticità che certe scelte obbligate, come ad esempio la chiusura della scuola, siano ricadute sui bambini e le loro famiglie senza però un supporto adeguato e costante. Lo sforzo per le famiglie è stato enorme, siamo stati catapultati in una realtà mai conosciuta prima, dove i devices erano fino a quel momento solo usati per i social, invece ora sono strumenti essenziali per una didattica a distanza, che ne comporta inevitabilmente un uso diverso. Proprio questa è stata la croce che molte famiglie e la scuola hanno dovuto portare sulle spalle! Fino ad oggi è stato fatto un grosso lavoro da parte della Dirigente, dalle maestre e dalle famiglie per dare un reale supporto alla DaD, alle criticità che sono emerse, alle difficoltà, alla scarsa conoscenza/competenza, spendendo molte energie e tempo! Ma qualcuno purtroppo è rimasto indietro! Questi ed altri sforzi potrebbero essere rinnovati da settembre in base agli scenari che si stanno configurando, solo ipotesi lo sappiamo bene, nulla è ancora stato definito, ma c’è bisogno di studiare possibili soluzioni sin da ora! Bisogna, questa volta, sulla base dell’esperienza fatta, partire per tempo, senza aspettare: certo non è ancora chiaro lo scenario esatto che ci aspetta, ma sicuramente qualcosa cambierà, qualcosa si sta studiando, e non vogliamo nuovamente farci cogliere impreparati o spendere energie inutilmente per colmare lacune non prese in considerazione. Siamo stati catapultati in questo periodo in uno scenario complesso, ed abbiamo reagito in base alle emergenze di volta in volta che si presentavano, ma questo non deve più accadere, anche perché il contesto sarà diverso, e soprattutto le risorse che si dovranno mettere in campo dovranno sin da subito essere pronte. Non si può solo sperare che tutto sarà pronto e andrà bene, bisogna costruirlo insieme, bisogna progettarlo. Nel nostro caso abbiamo fatto sinergia, tutti hanno fatto un enorme lavoro con grandi sacrifici, ma domani ci sarà bisogno di un intervento più consistente e tangibile da parte delle istituzioni, non si potrà nuovamente affidarsi alle sole risorse delle singole famiglie e dei singoli istituti scolastici, tutto va pensato per tempo, ma non solo attendendo dall’alto normative, regole da seguire, sicuramente indispensabili per la salute, bisognerà questa volta partire al contrario, ovvero mettere davvero al centro degli obbiettivi, delle risorse, e degli strumenti i bambini e le loro famiglie. Bisognerà valutare ogni singolo aspetto che determinate scelte sanitarie e didattiche avranno sulla vita delle famiglie e dei bambini, valutando gli impatti e scegliendo le strategie più idonee a supporto. Solo per fare qualche esempio nel momento in cui si dovranno seguire le lezioni con l’alternanza scuola/casa, ipotesi riportata dalla ministra Azzolina, chi si occuperà dei bimbi che dovranno restare a casa? L’alternativa sembra aprire scenari dove invece si dovrà valutare le presenze? Ma abbiamo le strutture in grado di garantire ad esempio il distanziamento? Si pensa a mettere a disposizione caserme e strutture simili, ma ad oggi non sarebbero pronte. Ad esempio riaprire scuole chiuse per mancanza di manutenzione? Ci sarebbero i fondi per farlo? Si sta pensando a come realizzare il tutto? Non vogliamo che questa volta vengano lasciati per ultimi i bambini e le loro famiglie rispetto a tutte le normative, precauzioni, studi dei vari comitati scientifici e non. La richiesta puntuale che facciamo è quella per la prima volta di portare al tavolo della discussione e dell’attenzione le famiglie! Abbiamo perso inoltre la possibilità di far partecipare i nostri figli alle attività extra scolastiche che, inutile nascondersi, per alcune famiglie erano, oltre che l’occasione per far socializzare e formare il proprio bambino, una via d’uscita per intrattenere i figli nell’attesa di rientrare da lavoro. Bisognerà pensare ed andare anche oltre alla DaD, perché va bene affrontare il problema del diritto allo studio, ma bisogna prendere in considerazione anche il diritto alla socialità, cercando di attivare il territorio e le istituzioni al fine di trovare soluzioni percorribili. Sono mesi che i bambini sono reclusi dentro le mura domestiche, sono stati coloro che forse hanno più di tutti rispettato i decreti, i divieti, le regole, è il momento di considerare quello di cui più necessitano: socializzare, muoversi, e soprattutto riprendere quella formazione esperienziale che purtroppo un monitor, ancorché pieno di facce amiche, non può dare! La nostra speranza, ma anche la nostra ferma convinzione, è quella che si DEVE tornare a mettere al centro dell’attenzione la categoria che ad oggi ha pagato più di tutti il caro prezzo delle restrizioni: le bambine, i bambini, le ragazze ed i ragazzi della nostra società, senza lasciare indietro nessuno, soprattutto quelli che si trovano più in difficoltà! Siamo sicuri che accoglierete con la massima responsabilità che vi compete quanto riportato, mettendo in atto tutte le strategie possibili per soddisfare le esigenze dei più piccoli e delle loro famiglie, questa volta magari coinvolgendo coloro che sicuramente potranno dare il proprio contributo evidenziando esigenze e criticità, ma anche eventualmente fornire suggerimenti preziosi. Restiamo in attesa di un vostro solerte riscontro e ringraziamo anticipatamente per l’attenzione e la disponibilità che avrete nei confronti delle famiglie

I genitori dell’IC Ilaria Alpi
I rappresentanti delle classi IC Ilaria Alpi
Il Presidente dell’IC Ilaria Alpi
Il Comitato Genitori Scuola Salvo D’Acquisto
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