I pugliesi sono i più infelici d'Italia. Lo studio: colpa di amici e parenti

di Giuseppe ANDRIANI
Venerdì 19 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 13:23 | 2 Minuti di Lettura

L'intervista a Uccio De Santis

«Sempre che i dati non siano sbagliati, il risultato del sondaggio Istat è molto sorprendente. I pugliesi, si sa, sono gente allegra. Anche se spesso alla domanda "Come va?" rispondono per abitudine: «E come deve andare?». Ci scherza su, il comico e cabarettista pugliese Uccio De Santis, come è nel suo stile.

I conti non tornano, insomma, anche se a ben guardare c’è una spiegazione a tutto. E sui parenti?

«È più facile andarci d’accordo quando si è più lontani» dice ironicamente. Crolla il mito della Puglia terra felice. Siamo sicuramente un popolo ottimista. E io nel mio ottimismo voglio e posso anche pensare che questi dati siano sbagliati. Qualche giorno fa è stato detto che abbiamo il clima più bello d’Europa ed è risaputo che le condizioni climatiche più favorevoli, con tanto sole e tanta luce, influiscano positivamente sull’umore e lo stato d’animo, e poi si scopre questa notizia. Se il dato però è veritiero mi dispiace molto. Io mi ritengo un privilegiato perché sono riuscito a fare della mia passione una fonte di guadagno e quasi mi vergogno di dire che vado a lavorare; c’è tanto divertimento. L’insoddisfazione può derivare dunque dal non riuscire a raggiungere ciò che veramente si sarebbe voluto. Spesso incontro persone la mattina che alla domanda “Come va?” rispondono: “Va. E come deve andare?. Va...”. Anche un po' per abitudine».

Eppure mostriamo agli altri un lato molto scanzonato e siamo considerati un popolo allegro e, per questo, accogliente. Falsi e cortesi?

«Ma no, sicuramente tante persone sono davvero allegre e magari davanti alle domande hanno invece espresso una insoddisfazione che riguarda altri aspetti. Certo, ribadisco, questo risultato mi sorprende davvero tanto. Forse sono io a non conoscere i pugliesi tristi e infelici».

(Interviste di Rita De Bernart)

© RIPRODUZIONE RISERVATA