Ilary Blasi e Belen, così hanno "demolito" i loro ex: da Totti che voleva farle lasciare il lavoro a De Martino che ha avuto 12 amanti

di Veronica Cursi
Martedì 5 Dicembre 2023, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 07:17 | 2 Minuti di Lettura

Ilary, Belen: cosa c'entra il patriarcato

Certo tra Ilary e Belen, c'è un abisso. Le due hanno poco in comune, apparte i tradimenti e la sobria camicia bianca con cui hanno deciso di presentarsi davanti alle telecamere. Ilary sembra affrontare la vicenda con maggiore scioltezza a differenza della "collega di corna" Belen Rodriguez. La conduttrice romana ha preferito tenere un registro ironico e auto ironico a differenza dell'argentina che, a Domenica In, ha scelto di affrontare il tema da un punto di vista più emotivo, rivelando la depressione e i momenti di grande difficoltà vissuti a seguito delle diverse separazioni dall'ex ballerino. Di certo le due hanno fatto leva sul'empatia. Della serie, se anche due donne potenti e bellissime come Belén e Ilary sono state tradite, allora sono esattamente come noi comuni mortali. E come noi hanno bisogno di essere capite e confortate. Soprattutto perché, specie nel loro caso, gli uomini che le hanno ripetutamente tradite (almeno così raccontano) sono spesso considerati come idoli dal pubblico. Ma da idoli (sempre stando alla loro versione) non si sono comportati. In un momento in cui purtroppo il tema del patriarcato è al centro di qualsiasi dibattito, ad esempio, Ilary fa una rivelazione (forse la più grave): «Totti mi chiese di lasciare il lavoro, cambiare numero di telefono, non vedere più i miei amici, cancellarmi da social». E lei ne esce benissimo dichiarando: «Ho scelto la mia vita». E che dire di quando Belen racconta: «Non mi alzavo più dal letto, non aprivo le finestre, non guardavo la luce, non mangiavo più, ero arrivata a 47 kg. Mi sono guardata e ho detto ‘Sto morendo’. Stefano non ha saputo aiutarmi, non ha saputo essere un marito. Perché? Perché non ama, o almeno non ha amato me». Ecco perché ha deciso di reagire. E questo, a prescindere da che parte della storia uno stia, per le donne (tutte) non può che essere un passo avanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA