Un totale di 74 persone a Martha's Vineyard sono risultate positive al Covid-19 dopo aver partecipato alla festa di compleanno dei 60 anni dell'ex presidente Barack Obama sabato scorso. Tuttavia, i funzionari sanitari notano che è ancora «troppo presto» per sapere se le centinaia di ospiti riuniti per l'evento «senza mascherina» abbiano contribuito all'aumento dei casi. «In questo momento non siamo a conoscenza di alcun caso collegato al partito Obama», ha detto a DailyMail.com l'agente sanitario di Tisbury e il portavoce del consiglio sanitario Maura Valley. «È un po' troppo presto e l'unico modo per saperlo è attraverso una tracciabilità completa dei contatti». Centinaia di persone però, hanno partecipato alla festa, volando da tutto il paese per ballare, mangiare e bere la notte nella sua tenuta a Edgartown. E in zona tutti sono convinti che il cluster sia collegato al grande evento.
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Nonostante l'insistenza dell'ex presidente, che ha cercato di invitare meno gente possibile tranne la sua famiglia e gli amici intimi, «da 300 a 400 persone si sono presentate alla sua festa: Da Jay Z e Beyoncé a Chrissy Teigen e John Legend», ha detto a DailyMail un membro dello staff che lavorava all'evento.
At least 74 people on Martha's Vineyard have tested positive for COVID since Barack Obama's maskless 60th birthday bash https://t.co/pwaK7pzdBr
— Daily Mail US (@DailyMail) August 14, 2021
Diverse celebrità, tra cui Bradley Cooper, si sono registrate all'Harbour View Hotel, dove sei membri dello staff sono risultati positivi. L'Harbour View era tra i tre nuovi cluster a Edgartown, insieme all'Alchemy Bistro & Bar con 14 casi e al ristorante Port Hunter con 5 positivi al virus, stando al report dei funzionari sanitari locali. Gli ultimi due ristoranti hanno temporaneamente chiuso, insieme a molti altri locali tra cui lo storico pub Newes from America, il Wharf Pub e il Covington Restaurant a Edgartown.
Obama ha insistito sul fatto che stava tenendo i suoi ospiti e il personale ad un livello elevato di attenzione. È stato assunto un «coordinatore del coronavirus» per assicurarsi che tutto fosse in regola. I partecipanti sono stati tenuti a fare i test e a presentare i loro risultati per ottenere l'accesso all'evento.