L'abbassamento della temperatura comporta la costrizione dei vasi sanguigni e, di conseguenza, si ha un aumento della pressione. Il freddo, inoltre, aumenta la viscosità del sangue facendo salire il rischio di infarto, ma anche di ictus. È, quindi, particolarmente importante proteggere il cuore in questo periodo. In modo che non si aggravino alcune patologie e che le nostre energie restino intatte. I fattori che possono determinare una crisi cardiaca sono gli stress psico-fisici, il freddo, il fumo, un’alimentazione abbondante e troppo ricca di grassi e zuccheri. Tutto ciò che richiede un aumento del lavoro del cuore per rispondere alle richieste del corpo. L’associazione fra fatica e temperature polari può essere un vero nemico per il cuore e aumentare fino al 34% il pericolo di un infarto. I pasti, soprattutto ora che arriva il Natale, devono rimanere moderati per chi ha problemi cardiaci o anche solo di pressione alta.
Un mito da sfatare, per i cardiopatici, è la classica passeggiata digestiva dopo pranzo, soprattutto nei giorni di festa quando i pasti inevitabilmente sono più abbondanti. Anzi, altamente sconsigliata, perché la maggior parte del sangue è concentrato a livello gastroenterico, se si richiede anche uno sforzo muscolare per cui il cuore deve lavorare anche per mandare più sangue alla muscolatura, il rischi di avere problemi è molto più elevato. Aggiungere attività fisica a un processo digestivo già impegnativo per il nostro organismo richiede uno sforzo cardiaco maggiore per mandare più sangue alla muscolatura aumentando il rischio di avere problemi cardiologici. «Evitare l’esposizione al freddo coprendosi bene – spiegano all’Associazione nazionale medici cardiologi – e le attività che accelerano il battito cardiaco.