Se non le usate, mandatele a noi. C’è una Italia a doppia velocità anche nell’irrazionale diffidenza nei confronti del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca. In Sicilia quasi la metà resta nei frigoriferi inutilizzata perché in molti lo rifiutano. Così Lazio e Lombardia si fanno avanti e, in soldoni, dicono: visto che sono inutilizzate, inviatele a noi dove siamo pronti a somministrarle rapidamente. Ad esempio, il Lazio che per sabato e domenica ha organizzato due open day aperti agli ultra quarantenni con 21mila dosi di AstraZeneca in poche ore ha esaurito le prenotazioni.
AstraZeneca, più dosi a Veneto, Lombardia e Piemonte: «Ne usiamo tante»
LA RICHIESTA
E l’assessore alla Salute, Alessio D’Amato, rivela: «Ho chiesto al generale Figliuolo di mandarci le fiale di AstraZeneca che non usano le altre Regioni.
NUMERI
Ma quali sono le Regioni in cui è più grave la fuga da AstraZeneca? Non c’è solo la Sicilia con il 46 per cento delle dosi ricevute mai somministrate (sono 286mila). Nella Provincia autonoma di Trento è fermo il 42 per cento delle dosi di quel tipo di vaccino, in Calabria il 32 per cento, in Basilicata il 36 per cento. Certo, è vero che con i richiami previsti dopo 12 settimane alcune Regioni mantengono una parte delle fiale ferme per sicurezza, però in questo momento in Italia ci sono quasi 1,2 milioni di dosi non somministrate su 6,6 milioni ricevute, una quota troppo alta se si pensa che comunque il richiamo va eseguito solo dopo 12 settimane. Di qui la necessità di compensare tra Regione e Regione, perché sarebbe deleterio inviare altre dosi alla Sicilia se poi non vengono usate. Conferma il commissario Francesco Paolo Figliuolo: «Non facciamo magazzino con i vaccini: quando serve, la struttura commissariale fa delle proiezioni e si bilanciano i vaccini, con il consenso delle regioni interessate. Nei giorni scorsi - c’è stato un bilanciamento Sud-Sud tra Sicilia e Puglia. Ne faremo altri con AstraZeneca, in modo da vaccinare più possibile e non tenere nulla “in cassa” per ripristinare successivamente le dosi originarie previste per le varie regioni». Non aiuta a superare l’irrazionale diffidenza di una parte del Paese il fatto che il Cts (comitato tecnico scientifico) non abbia preso posizione per confermare che AstraZeneca può essere somministrato senza limiti di età, al di là della «raccomandazione» di Aifa sugli over 60.