Sono positivi o in isolamento e così per 10 mila studenti la campanella suonerà da casa, in Dad. Gli istituti romani si stanno già attrezzando per il rientro e per assicurare al lunghissimo elenco di alunni che non potranno rientrare causa Covid. La speranza era che, durante le feste di Natale, la curva dei contagi si sarebbe raffreddata. Invece l’accelerata spinta da Omicron ha fatto registrare numeri record. In alcuni casi sono già 30 gli alunni positivi con una media generale che si attesta tra i 10 e i 15 contagiati a istituto. Ma la linea tracciata dai presidi è chiara: la didattica a distanza sarà solo per coloro che sono positivi e che stanno terminando la quarantena. Per tutti gli altri, tra il 7 e il 10 gennaio, la lezione sarà in presenza: «Il contagio è avvenuto quando la scuola era chiusa quindi, è chiaro, per i compagni di classe non c’è alcun pericolo. Il nostro obiettivo è tenere aperte le scuole, assicurare ai nostri ragazzi le lezioni in presenza fino a quando sarà possibile. Dopo due anni di pandemia, è un dovere da parte nostra garantire le lezioni in presenza» annuncia Valeria Sentili, vice presidente di Assopresidi. Mentre sale il numero del contagio anche tra docenti e personale scolastico. Con la corsa alla ricerca di supplenti che è già partita: «La situazione è complessa - conclude la vicepresidente Sentili - ma siamo molto determinati a non far perdere più ore di scuola alle classi. Quello che sta accadendo, il picco di contagi anche nella popolazioni scolastica, dimostra che le scuole in realtà sono sicure, abbiamo dei protocolli molto rigidi».
LA MAPPA
Dunque lo tsunami Omicron non ha risparmiato gli under 18, tra i 187 mila iscritti alle superiori e i 200 mila tra scuole elementari e medie.
IL RIENTRO
Con i dirigenti scolastici alle prese con un altro nodo da sciogliere: i supllenti da reclutare in sostituzione dei docenti, pure loro assenti perché contagiati. Mentre sale la preoccupazione delle famiglie. Il comitato nazionale, IdeaScuola aveva presentato a settembre la proposta di adottare dei filtri speciali, studiati per la purificazione dell’aria. Proprio ieri il Campidoglio insieme alla Regione Lazio, ha chiesto un parere scientifico allo Spallanzani. Una soluzione, già sperimentata in Ue, come strumento anti-Covid. Sulla base del riscontro dell’Istituto nazionale malattie infettive di Roma, le istituzioni sarebbero intenzionate a lavorare per la ventilazione degli ambienti scolastici. Ieri il sindaco Roberto Gualtieri ha annunciato che il Comune farà la sua parte «anche per la ventilazione degli ambienti scolastici».