Dosi a scuola, metà dei docenti fuori età per AstraZeneca

Dosi a scuola, metà dei docenti fuori età per AstraZeneca
di Paola COLACI
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Venerdì 12 Febbraio 2021, 08:51

Vaccini anti-Covid a scuola, in Puglia è corsa alle prenotazioni per docenti e personale non scolastico. E nella maggior parte degli istituti di ogni ordine e grado della regione la fase di raccolta delle disponibilità tra insegnanti e personale Ata - affidata dall'Ufficio scolastico regionale ai dirigenti - si concluderà nelle prossime ore. Successivamente, tutte le adesioni pervenute saranno trasmesse alle Asl di competenza per la definizione di elenchi e calendari per la somministrazione del siero di AstraZeneca. Tra gli insegnanti pugliesi, tuttavia, i dubbi restano: buona parte dei docenti in cattedra - circa la metà secondo una stima sindacale - grado rientrerebbe, infatti, nella fascia di età degli over 55. E l'Aifa (Associazione nazionale del farmaco) ha approvato tale tipologia di vaccino a partire dai 18 anni. Ma lo consiglia solo sotto i 55 per mancanza di dati della sperimentazione. Ecco perché ora i docenti pugliesi si domandano se il superamento del limite di età previsto dall'Aifa possa ridurre l'efficacia del vaccino destinato al personale scolastico.


Perplessità raccolte e condivise anche dalle organizzazioni sindacali. In testa la Cisl Scuola con il segretario regionale Roberto Calienno e il segretario generale Antonio Castellucci. «Con nota dell'8 febbraio scorso a firma del direttore del Dipartimento Promozione Salute Vito Montanaro e dell'assessore alla Salute Pier Luigi Lopalco, sono state indicate le modalità attuative per il Piano straordinario di vaccinazioni anti Covid-19 - scrivono - Modalità che prevedono, la somministrazione del vaccino Astrazeneca al personale scolastico a prescindere dall'età.

In relazione alla somministrazione al personale delle forze dell'ordine e della forze armate, invece, lo prevedono solo per chi abbia meno di 55 anni e non sia affetto da particolari patologie».

Secondo Cisl, dunque, appare incomprensibile e ingiustificata la scelta adottata dai vertici regionali di considerare e trattare diversamente distinte categorie di lavoratori. »Le stesse diverse scelte sono state adottate senza tener conto della Circolare del Ministero della Salute, dell'8 febbraio scorso, che alla Categoria 6, Personale scolastico e Forze Armate ribadisce che il vaccino Astrazeneca deve essere somministrato a cittadini nella fascia d'età tra 18 e meno di 55 anni e non portatori di particolari patologie» insistono Castellucci e Calienno. Ecco perché, secondo i rappresentanti sindacali, fino a diversa indicazione dell'Organismo nazionale competente in materia, la Regione debba: «Chiarire e rettificare la nota attuale tenendo conto di quanto espresso dal Ministero della Salute e di quanto definito anche in Conferenza Stato Regioni. Al tempo stesso riteniamo che l'Ufficio scolastico regionale della Puglia debba sospendere la rilevazione delle manifestazioni di interesse in merito alla vaccinazione Astrazeneca del personale della scuola - concludono da Cisl - In alternativa, di limitarla al personale di età compresa tra i 18 ed i 55 anni. Ciò per garantire eguale diritto alla salvaguardia della salute dei cittadini e perequazione tra diverse categorie di lavoratori».

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