Vaccini, acqua e climatizzatori agli hub: «Altrimenti vanno chiusi nei giorni di afa». La circolare della Regione alle Asl

Vaccini, acqua e climatizzatori agli hub: «Altrimenti vanno chiusi nei giorni di afa». La circolare della Regione alle Asl
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Giugno 2021, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 15:49

Gli hub vaccinali delle Asl pugliesi e quelli messi a disposizione dai Comuni «devono garantire adeguate condizioni meteoclimatiche attraverso l'utilizzo di idonei impianti di climatizzazione e/o ventilazione»: è quanto scrivono in una circolare inviata alle Asl dall'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco, e dal direttore di dipartimento Salute, Vito Montanaro. Le ondate di calore che stanno investendo la Puglia potrebbero produrre «rischi per la salute dei cittadini che accedono» agli hub. Per questo Lopalco e Montanaro chiedono alle Asl anche di rimodulare gli orari di apertura; la predisposizione di gazebo all'esterno delle strutture; la fornitura di acqua per i cittadini in attesa. Se non dovesse essere possibile garantire queste condizioni, i direttori delle Asl potranno decidere, in via eccezionale, di chiudere temporaneamente gli hub.
In effetti molte erano state anche nei giorni scorsi le segnalazioni da tanti hub del territorio regionale circa le elevate temperature che rendevano inevitabilmente più complicate le operazioni relative alla campagna vaccinale. Malori prima delle somministrazioni e ripetuti interventi dei medici per assistere le persone che avvertivano maggiormente l'afa.

La polemica politica


Il problema, per quanto riguarda per esempio la provincia brindisina, era stato ufficialmente sollevato da Fratelli d'Italia. A San Vito dei Normanni il partito di centrodestra aveva scritto nei giorni scorsi: «Continua l'approssimazione dell'amministrazione regionale in tema di organizzazione dei vaccini che anziché intervenire in questi giorni nelle negli hub dedicati alla vaccinazione, per ottemperare all'eccessività delle temperature raggiunte fornendo gli stessi con strumenti di raffreddamento e riprogrammazione degli orari, ben pensa di indurre le Asl a chiedere ai sindaci strutture fresche pena la soppressione del centro locale. Continuiamo a pensare che tale atteggiamento dimostri una concreta incapacità di programmazione, anche perché a ridosso dell'estate, Lopalco ed Emiliano non di certo si potevano aspettare temperature autunnali. Nelle prossime ore i nostri rappresentanti sia in Parlamento che in seno al Consiglio Regionale, depositeranno un'interrogazione rispettivamente all'assessore alla sanità della regione Puglia e al Ministro della Salute per sapere se fossero al corrente dell'arrivo dell'estate».
A queste parole ha fatto eco il consigliere regionale FdI Luigi Caroli: «Impensabile che la soluzione sia chiudere i centri vaccinali. Bisogna ringraziare i sindaci che con le proprie forze hanno contribuito ad avviare e tenere in piedi le strutture per garantire la vaccinazione totale della popolazione regionale. Ho già chiesto un confronto al presidente Emiliano e all'assessore Lopalco per chiedere quali strumenti adotteranno per sostenere i Comuni in questo particolare momento e soprattutto che fine hanno fatto le risorse annunciate dal direttore del dipartimento Sanità, Vito Montanaro messe a disposizione degli stessi comuni in una nota d'intesa con l'Anci. Non si può pensare di usare i sindaci come servi sciocchi utili all'occorrenza in primavera e poi pronti ad essere scaricati in estate».
Infine il parlamentare Marcello Gemmato: «Tale situazione dimostra ancora una volta la scarsa capacità di visione del presidente Emiliano, e il fallimento della gestione Covid in Puglia.

Alla disorganizzazione messa in campo ed evidenziata in queste ore con le temperature estive, segue un'altra verità, pur di entrare nel Guinness dei primati il presidente e l'assessore Lopalco hanno caricato di responsabilità Comuni e Asl tanto da farli lavorare con esigui numeri di personale sanitario e turni soffocanti. L'emergenza è emergenza ma la disorganizzazione è la vanità sono molto peggio. Nelle prossime ore depositerò un'interrogazione al Ministro della Salute per chiedere di sapere quali iniziative sono state adottate per ottemperare alla scarsa capacità organizzativa di alcune regioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA