Siti archeologici pugliesi: dalla Regione arrivano 14 milioni per finanziare i progetti

Siti archeologici pugliesi: dalla Regione arrivano 14 milioni per finanziare i progetti
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Lunedì 19 Giugno 2023, 16:15 - Ultimo aggiornamento: 16:43

Dalla Regione Puglia arrivano 14 milioni di euro per i siti archeologici, all'indomani delle giornate europee dell'archeologia. Serviranno a finanziare gli interventi di valorizzazione e di diffusione della conoscenza di aree e parchi archeologici. La delibera della Giunta ha approvato i fondi provenienti direttamenti da quelli europei del Fesr, fondi europei di sviluppo regionale. 

Chi potrà usufruirne

A poter usufruire dei finanziamenti saranno gli enti locali (Comuni, province, città metropolitana) mediante interventi di messa in sicurezza e recupero, interventi per l'accessibilità e la fruizione del patrimonio presente.

L'obiettivo è quello di garantire continuità all'attività di ricerca archeologica, stimolando la realizzazione di laboratori o archeofficine per la fruizione dei reperti venuti alla luce dagli scavi. 

Le clausole

Ogni progetto deve avere un range di finanziamento tra i 300mila e un milione di euro. Inoltre, gli interventi previsti devono essere dimensionati per renderlo fattibile nel suo insieme. Il cantiere di lavoro deve essere attivato entro il 31 ottobre di quest'anno e tutte le azioni del progetto devono essere realizzate entro dodici mesi dall'avvio. 

Le parole della consigliera

“In Puglia sono presenti almeno 125 siti già oggetto di scavi archeologici e rinvenimenti reperti archeologici o resti di grande interesse storico-culturale e scientifico, e 15 siti in cui negli ultimi anni sono state realizzate attività di ricognizione assai promettenti rispetto alla possibilità di avviare nuove campagne di scavo» - ha detto la consigliera delegata alla Cultura Grazia Di Bari. 

Le scadenze per presentare il progetto

Le candidature progettuali devono essere presentate dai Comuni a partire dal 25 giugno fino al 4 agosto 2023 con il supporto di un formulario e di uno schema di domanda in allegato. Le attività di istruttoria e di valutazione cominceranno parallelamente all’arrivo delle prime domande per assicurare tempi celeri di riscontro agli Enti Locali e la maggiore efficienza possibile nell’utilizzo dei fondi FESR e nei relativi tempi di spesa. 

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