Puglia nel mirino della Corte dei Conti Ue per aver mal speso risorse per lo sviluppo rurale nel periodo 2007-2013

Puglia nel mirino della Corte dei Conti Ue per aver mal speso risorse per lo sviluppo rurale nel periodo 2007-2013
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Venerdì 22 Gennaio 2016, 18:31
BRUXELLES, 22 GEN - Puglia nel mirino della Corte dei Conti Ue per aver mal speso risorse per lo sviluppo rurale nel periodo 2007-2013 destinate a progetti agro-ambientali, i cosiddetti 'investimenti non produttivi'(NIP). Gli esperti dell'audit hanno riscontrato "costi irragionevolmente elevati" e un alto tasso di aiuto (100% della spesa ammissibile) per il ripristino dei muretti a secco, tradizionali dei metodi colturali e che in Puglia si sono aggiudicati il 97% di questo tipo di finanziamenti dello sviluppo rurale, che includono fondi Ue e nazionali.

Si tratta di cifre considerevoli, considerando che nel 2009 per un totale di 602 domande accolte per i muretti a secco sono stati spesi 42,7 milioni di euro. Nella loro valutazione in Puglia, gli auditor hanno rilevato che i costi erano sistematicamente uguali al costo unitario massimo ammissibile. In tre casi specifici sui sei esaminati i beneficiari non avevano i requisiti per accedere ai fondi e in quattro casi su sei le fatture presentate non fornivano informazioni che consentissero di stabilire quanti muretti fossero stati ripristinati e la sede dei lavori.

La relazione della Corte dei Conti Ue interessa quattro Stati membri che, nel loro insieme, hanno pesato sull'80% della spesa totale di 860 milioni di fondi pubblici per i NIP nel periodo 2007-2013: Portogallo, Danimarca, Regno Unito (Inghilterra) e Italia (Puglia). La conclusione e' che solo cinque dei 28 progetti valutati (18%) nei quattro Paesi fra luglio 2014 e aprile 2015 sono risultati efficaci in termini di costi e tre quarti "troppo onerosi".(ANSA)
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