Il sindacato degli scrittori di cinema e tv, Writers Guild Italia (Wgi) «si unisce al dissenso espresso da Unita (Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo) in merito al bando "C'era una volta un genio. Scorribande", finanziato dalla Regione Puglia e promosso dal ministero della Cultura, chiedendone l'immediata rimodulazione».
In una nota il sindacato evidenzia che «il bando prevede una call per la selezione di 30 attori e attrici, di età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti, per la realizzazione di 60 podcast tratti dalle opere, dagli scritti e dalle note di vita di Carmelo Bene».
Condizioni inaccettabili
«Inaccettabili - secondo Wgi e Unita - sono le condizioni proposte ai vincitori, ai quali verrà chiesto di cedere al Teatro Pubblico Pugliese, a titolo gratuito, ogni diritto d'autore della propria prestazione artistica, sia per la diffusione all'interno dei propri siti istituzionali e profili social sia su piattaforme audio dedicate, sia per eventuali ulteriori eventi divulgativi e di promozione collegati all'iniziativa». «Pur comprendendo lo spirito divulgativo dell'iniziativa, volta a far conoscere la figura del grande artista salentino, nonché riconoscendo l'incentivo alla crescita di interpreti under 35 - sostiene Unita - non ritieniamo plausibile che le uniche figure professionali alle quali non sarà riconosciuto il compenso per la prestazione debbano essere proprio coloro che la rendono possibile, cioè gli artisti». «Intendiamo esprimere una forte critica e indignazione per il mancato compenso economico adeguato e la rinuncia alla titolarità dei diritti richieste ai partecipanti», sottolinea Giorgio Glaviano, presidente Wgi.
Protesta anche C.Re.S.Co. (Coordinamento delle realtà della scena contemporanea): «Dichiariamo con convinzione che il bando debba essere necessariamente rivisto, tanto più se, come si legge su un quotidiano nazionale, sono previsti 500mila euro per la realizzazione del progetto.