Podcast su Carmelo Bene, cercansi attori gratis: bufera sul bando della Regione

Podcast su Carmelo Bene, cercansi attori gratis: bufera sul bando della Regione
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Giovedì 24 Agosto 2023, 19:31 - Ultimo aggiornamento: 19:32

Il sindacato degli scrittori di cinema e tv, Writers Guild Italia (Wgi) «si unisce al dissenso espresso da Unita (Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo) in merito al bando "C'era una volta un genio. Scorribande", finanziato dalla Regione Puglia e promosso dal ministero della Cultura, chiedendone l'immediata rimodulazione».

In una nota il sindacato evidenzia che «il bando prevede una call per la selezione di 30 attori e attrici, di età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti, per la realizzazione di 60 podcast tratti dalle opere, dagli scritti e dalle note di vita di Carmelo Bene».

Condizioni inaccettabili

«Inaccettabili - secondo Wgi e Unita - sono le condizioni proposte ai vincitori, ai quali verrà chiesto di cedere al Teatro Pubblico Pugliese, a titolo gratuito, ogni diritto d'autore della propria prestazione artistica, sia per la diffusione all'interno dei propri siti istituzionali e profili social sia su piattaforme audio dedicate, sia per eventuali ulteriori eventi divulgativi e di promozione collegati all'iniziativa». «Pur comprendendo lo spirito divulgativo dell'iniziativa, volta a far conoscere la figura del grande artista salentino, nonché riconoscendo l'incentivo alla crescita di interpreti under 35 - sostiene Unita - non ritieniamo plausibile che le uniche figure professionali alle quali non sarà riconosciuto il compenso per la prestazione debbano essere proprio coloro che la rendono possibile, cioè gli artisti». «Intendiamo esprimere una forte critica e indignazione per il mancato compenso economico adeguato e la rinuncia alla titolarità dei diritti richieste ai partecipanti», sottolinea Giorgio Glaviano, presidente Wgi.

Protesta anche C.Re.S.Co. (Coordinamento delle realtà della scena contemporanea): «Dichiariamo con convinzione che il bando debba essere necessariamente rivisto, tanto più se, come si legge su un quotidiano nazionale, sono previsti 500mila euro per la realizzazione del progetto.

Viene richiesto alle attrici e agli attori under 35 di prestare la propria voce con l'obiettivo "di perseguire la conoscenza e divulgazione tra le nuove generazioni di Carmelo Bene e della sua opera in chiave contemporanea, provando a mettere in dialogo la sua poetica con il personale pensiero critico e il contesto in cui viviamo"». «Un'iniziativa senza dubbio lodevole, salvo che leggendo attentamente il bando si apprende che "la partecipazione alla call è gratuita" - si legge ancora nella nota - non prevede alcun compenso per la prestazione artistica né per i relativi diritti d'autore e diritti di utilizzo delle opere se non per 100 euro di rimborso destinate ai viaggi o la registrazione auto-prodotta. Non è certo la prima volta che accade e di sicuro non sarà l'ultima. Dove sono finite tutte le promesse, gli slogan e l'attenzione mediatica che durante la pandemia hanno occupato ogni spazio possibile di discussione dedicata allo spettacolo dal vivo?», si domanda C.Re.S.Co. «Auspichiamo quindi non solo che la Regione Puglia intervenga prontamente per rimediare alle condizioni del bando - sottolinea ancora la nota - Ma che le istituzioni e l'intero comparto lavorino all'unisono per un quadro normativo che impedisca per sempre simili aberrazioni. Recuperando una volta per tutte l'etica e la dignità del lavoro, che devono essere riconosciute in tutte le loro variabili. Un settore che ambisce a definirsi "culturale" deve essere d'esempio e stimolo».

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