Nove esponenti del Pd di Bari - tra cui la presidente Titti De Simone - escono allo scoperto e lanciano la volata a Michele Laforgia come candidato sindaco del centrosinistra per le comunali. Ma dalla segreteria nazionale arriva una bacchettata. E i Dem a Bari si spaccano, attestandosi in correnti su posizioni decisamente diverse e opposte.
«Trascorsi due mesi da quando il PD ha congelato la possibilità di una sua proposta unitaria, senza passi avanti, né indietro da parte di nessuno, abbiamo dovuto rimandare la convocazione dell‘assemblea cittadina in attesa di un chiarimento nazionale con i 5 stelle. Al momento senza esito e non sappiamo per quanto tempo - scrivono i nove -. Se la sintesi unitaria su un nome del PD non ha avuto sbocchi perché non c’è accordo, per quali ragioni si propone un nome esterno (nello specifico quello di Vito Leccese ex capo di Gabinetto del Sindaco) piuttosto che convergere su quello già in campo dell’avvocato Michele Laforgia? Quali sono le ragioni? Non si comprende. Senza la sintesi su un nome del PD noi pensiamo che a questo punto il partito democratico abbia innanzitutto il dovere di tenere unita la coalizione e di assumere il ruolo di federatore della coalizione, e per questo dovrebbe riunire subito il tavolo della coalizione invitando l’unico candidato in campo, ovvero l’avvocato Michele Laforgia per un confronto politico che faccia fare un passo avanti alla coalizione nell’interesse della città. Ascoltiamoci, confrontiamoci e troviamo una intesa politica».
I firmatari sono Titti De Simone (presidente PD e componente della direzione nazionale), Nicola Biancofiore (segretario circolo PD Municipio II e delegato del Sindaco ai diritti civili), Gianni Giannini (ex assessore regionale PD), Mario Loizzo (ex presidente consiglio regionale e componente assemblea provinciale PD), Antonella Morga (componente dell’assemblea cittadina e nazionale PD), Paola Pellecchia (componente della segreteria cittadina del PD), Anna Rossiello (componente assemblea cittadina PD), Sabino Scaringello ( segreteria circolo PD Municipio II) Sabino Zinni (ex consigliere regionale e componente assemblea regionale Pd).
La replica
Dal Pd nazionale arriva la replica. «Nessun iscritto o dirigente del Pd ha il diritto di indicare candidati scavalcando gli organi democraticamente eletti del partito.