Elezioni, la volata finale: da destra a sinistra calata dei "big" in Puglia

Elezioni, la volata finale: da destra a sinistra calata dei "big" in Puglia
di Antonio BUCCI
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Mercoledì 26 Aprile 2023, 07:39 - Ultimo aggiornamento: 07:40

Forza Italia ha già messo in campo l'artiglieria ma pure gli altri partiti si stanno organizzando: è già calata di big, in vista delle Comunali di maggio. Raffaele Fitto è in prima linea e Fratelli d'Italia vaglierà nelle prossime ore le disponibilità degli altri ministri, confidando nel jolly Giorgia Meloni: «I nostri militanti ne chiedono ovunque la presenza». E i pentastellati attendono l'ex presidente della Camera, Roberto Fico, prima che sia il leader Giuseppe Conte a tirare la volata a Roberto Fusco e al Movimento. Per il centrodestra, è la dimostrazione della filiera istituzionale che lega la Puglia all'esecutivo della Capitale. Per il centrosinistra, una prova di forza sul territorio e la rappresentazione plastica del nuovo corso dem.

Il weekend

Cla si legga, è già realtà: il weekend appena trascorso è stato quello del doppio tour del responsabile enti locali dei berlusconiani e vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, e della capogruppo a Palazzo Madama, Licia Ronzulli.


«Il governo è solido, la coalizione lavora in armonia. Le sinistre se ne facciano una ragione: dureremo cinque anni e, dopo aver visto i risultati che realizzeremo in questa legislatura, i cittadini ci voteranno per proseguire il lavoro nei successivi cinque», ha mostrato i muscoli lei da Altamura, nel Barese, dove gli azzurri sostengono il civico Gianni Moramarco, pur senza l'appoggio della Lega. Dopo aver tenuto il fiato sospeso per lo stato di salute di Silvio Berlusconi, si lavora alla kermesse nazionale del 5 e 6 maggio: «Si tratterà di un primo essenziale tagliando. È questo il motivo per cui chiedo ai pugliesi di essere presenti a Milano, certa che potranno dare il loro decisivo contributo alla manifestazione. Quando Forza Italia ha chiamato, la Puglia ha sempre risposto».

Il tour di Gasparri


Gasparri, poche ore prima, aveva battuto palmo a palmo i centri al rinnovo, da Acquaviva delle Fonti a Francavilla Fontana, passando per Monopoli e, soprattutto, Brindisi, scortato dal numero uno regionale, Mauro D'attis. Non solo il centro più grande al voto ma anche un pezzo di una strategia più complessa: «Una battaglia di prospettiva, che apre una campagna elettorale lunga verso le Regionali», ha chiarito il sottosegretario FdI alla Salute, Marcello Gemmato, a margine della convention di lancio di Pino Marchionna.
O, a dirla con le parole del collega leghista Roberto Marti: «Vincendo a Brindisi, lanceremo la sfida per vincere anche in Regione e mettere fine a tutti gli sprechi di questi anni», conferma l'obiettivo il coordinatore dei salviniani.

In quota al Carroccio, è già arrivato il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon ma lo seguiranno a breve il collega al Viminale, Luigi Molteni, e il viceministro Vannia Gava, pur con la speranza del ritorno del segretario federale, Matteo Salvini, s'intende. Dall'altra parte, il tour di Elly Schlein nei territori è già partito ma non si hanno notizie certe sull'approdo della segretaria nazionale Pd sulle sponde pugliesi, che potrebbe anche non concretizzarsi, visti gli impegni al Nazareno.


Il capogruppo al Senato, Francesco Boccia, fa da ufficiale di collegamento e la macchina è in moto, come dimostrano le barricate a Brindisi sull'autonomia differenziata con lo stato maggiore del partito pugliese. Stesso approccio dei pentastellati: nel fine settimana, è stato l'ex ministro all'ambiente, Sergio Costa, ad aprire il giro dal Barese. Giovedì e venerdì, invece, toccherà al vicepresidente del Movimento, Michele Gubitosa, e all'ex inquilino di Montecitorio, Roberto Fico, con il regionale Leonardo Donno a fare da padrone di casa e gli eletti a fare cordone.
Il calendario è già fitto di eventi e non ci sono soltanto le tappe elettorali in senso stretto: Brindisi e Ostuni ma anche Taranto e Foggia, per poi passare da Altamura, Surbo, Castromediano e Crispiano. La carta coperta è quella del presidente, Giuseppe Conte: «Verrà presto», assicurano. Non a caso, un anno fa decise di chiudere a Taranto la campagna elettorale, al fianco di Rinaldo Melucci e pure del suo numero due, Mario Turco. Stavolta, c'è un candidato di bandiera che prova a sfilare la fascia tricolore a Riccardo Rossi e potrebbe valere un bis. Nel frattempo, ci sono i gazebo in agenda, per tenere accesi i fari sui cavalli di battaglia come il superbonus. Anche perché la tornata fa da prova generale, in vista di quella del 2024, con Bari e Lecce e l'election day europeo. A quel punto, la rincorsa per il nuovo parlamentino di via Gentile sarà già partita. Dall'una e dall'altra parte.
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