Dpcm, la stretta di Pasqua: arriva l'arancione scuro. Intanto i sindaci chiudono

Dpcm, la stretta di Pasqua: arriva l'arancione scuro. Intanto i sindaci chiudono
di Paola COLACI
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Martedì 2 Marzo 2021, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 15:22

Troppi contagi, soprattutto tra i giovani. E un livello di diffusione delle varianti che continua a destare allarme in tutto il Paese. Puglia compresa, dove le zone rosse comunali si moltiplicano insieme alle ordinanze di chiusura dei sindaci che serrano uffici comunali, scuole e attività commerciali. Ma a preoccupare è anche la campagna vaccinale che resta ancora minata dalla difficoltà di approvvigionamento delle dosi. Ecco perché ora il governo punta sulla linea del rigore. E pensa alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a livello locale - a prescindere da ordinanze e zone di rischio - se si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti. Ma si va verso la nuova fascia arancione scuro - già introdotta in molte regione - per rafforzare alcuni divieti previsti in quella arancione. Senza, però, decretare lockdown locali.
Le conferme arriveranno nelle prossime ore con il nuovo Dpcm - il primo a firma del nuovo premier Mario Draghi - che introduce nuovi divieti e limitazioni agli spostamenti. Misure valide dal 6 marzo al 6 aprile, dunque Pasqua e Pasquetta incluse, che già dalla prossima settimana potrebbero riguardare anche la Puglia. Stando alla curva epidemiologica, all'indice Rt e alla percentuale attuale di occupazione delle terapie intensive, la regione rischia infatti di tornare in fascia arancione. E non è escluso che anche in Puglia si applichino le restrizioni previste per la fascia arancione scuro. A partire dal divieto di spostamento anche all'interno del proprio Comune, con stop anche alle visite a parenti e amici, se non per motivi di salute, lavoro e comprovate necessità. Nuove limitazioni che nella serata di ieri sono state al centro del confronto della Cabina di regia del governo in vista del nuovo Dpcm atteso per oggi. Al centro del dibattito anche il nodo scuola. Nella riunione di ieri sera alla quale ha preso parte anche il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, si sarebbero recepite le indicazione del Cts sulla chiusura di tutti gli istituti in zona rossa e sul criterio di ulteriore chiusura, a livello locale, se si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti anche nelle regioni non rosse. Ma l« decisione per ora resta in stand by. Oggi la cabina di regia si aggiornerà a partire dalle 9.30. Ci sarà inoltre un nuovo passaggio con le Regioni prima della firma del Decreto da parte di Draghi.
Intanto in Puglia aumentano i contagi, soprattutto quelli da variante. E in tutta la regione fioccano ordinanze che impongono nuove chiusure e divieti. Nella sola provincia di Bari nelle scorse ore sono 12 i sindaci che hanno deciso di chiudere uffici, scuole e piazze. A Toritto, innanzitutto. Ma anche a Ruvo di Puglia e Turi dove alcuni plessi scolastici resteranno chiusi per focolai. E ancora, attività didattiche in presenza sospese ad Acquaviva delle Fonti, Bitonto, Cassano delle Murge, Noci, Valenzano. Divieto di stazionamento nelle piazze e chiusura anticipata delle attività commerciali, invece, a Corato, Monopoli, Polignano a Mare, Conversano e Gioia del Colle.
Troppi contagi e quarantene anche a Maruggio, in provincia di Taranto, dove il sindaco Alfredo Longo nelle scorse ore ha firmato un'ordinanza che dispone la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado del suo comune. Nuove restrizioni e provvedimenti di chiusura temporanea anche in provincia di Lecce. A partire da alcune scuole del capoluogo e dagli istituti comunali di Lizzanello e Leverano. Se a Vernole dopo due casi positivi tra i dipendenti, gli uffici comunali sono stati temporaneamente chiusi, a Calimera le autorità sanitarie continuano a monitorare l'evoluzione dei nuovi casi di contagio e delle quarantene. In via prudenziale, però, il sindaco Gianluca Tommasi ha disposto l'ordinanza di chiusura delle aree comunali più frequentate. Stessa decisione assunta anche a Guagnano dal sindaco Claudio Sorrento dopo i quattro casi segnalati e legati ad un esercizio pubblico di Villa Baldassarri. Aree comunali chiuse e divieto di stazionamento su tutte le piazze e lungo tutte le vie comunali e sulle aree antistanti gli esercizi commerciali per tutte le 24 ore sino a tutto il 7 marzo anche a Galatone. Per ordinanza del sindaco Flavio Filoni, inoltre, è stato disposto il divieto di recarsi presso il domicilio del defunto ad esclusione dei parenti ed affini entro il terzo grado e degli operatori delle aziende funebri.
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