Donazioni midollo osseo, al via la campagna in Puglia. Arianna Mihajlovic: «L'unica strada per salvare una vita»

Consegna dei 315 kit salivari alla Asl Bari

Donazioni midollo osseo, al via la campagna in Puglia. Arianna Mihajlovic: «L'unica strada per salvare una vita»
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Lunedì 19 Giugno 2023, 16:27 - Ultimo aggiornamento: 18:09

In Puglia è entrata nel vivo la campagna itinerante per reclutare potenziali donatori di midollo osseo, necessari per combattere malattie come alcune forme di leucemia. Dopo la consegna dell'ambulatorio mobile all'associazione Admo Puglia, la Asl di Bari ha acquisito i kit salivari. I primi 315 sono stati consegnati questa mattina alla presenza di una testimonial di eccezione: Arianna Mihajlovic, moglie di Sinisa, ex calciatore scomparso a dicembre dell'anno scorso per leucemia. Presenti, fra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l'assessore regionale alla Sanità Rocco Palese, il direttore generale della Asl Bari Antonio Sanguedolce e la presidente di Admo Puglia Maria Stea.

I test salivari sono importanti per un primo screening. Dopo la raccolta, i tamponi vengono inviati nel centro regionale della tipizzazione tissutale dell'ospedale Policlinico di Bari: se ci sono le condizioni per procedere a una seconda fase più approfondita, vengono contattati i donatori che, nel frattempo, hanno dato il proprio consenso e parte la tipizzazione finalizzata, con un prelievo venoso successivo. I requisiti per diventare un donatore sono un'età compresa fra 18 e 35 anni, buone condizioni di salute e un peso superiore ai 50 chili. La compatibilità di midollo osseo all'interno della propria famiglia è una variabile molto rara e in caso di malattia è quasi sempre necessario rivolgersi al registro dei donatori, in cui solo un iscritto su 100mila può essere compatibile.

Le dichiarazioni di Arianna Mihajlovic

«La donazione è l'unica strada per salvare una vita», ha detto a Bari Arianna Mihajlovic, a margine della consegna di 315 kit salivari all'associazione Admo Puglia. «Anche io inizialmente, non conoscendo bene questa malattia (la leucemia, ndr), non sapevo come si donasse - ha aggiunto -. I ragazzi hanno paura perché devono essere informati sulle procedure della donazione, che non è un evento invasivo». «Occorre quindi sensibilizzare i giovani facendo capire loro che è una cosa semplice - ha spiegato - e occorre anche dare la giusta importanza a questo gesto, perché attraverso la donazione risulta, e solo una persona su centomila compatibile, è possibile salvare una vita». Arianna Mihajlovic ha aggiunto che «purtroppo mio marito non ce l'ha fatta, però la donazione gli ha permesso di vivere altri tre anni, nei quali ha potuto conoscere la nipotina, e stare con noi per altro tempo, che non è poco».

Il presidente Emiliano

Emiliano ha raccontato di aver appena concesso, rinnovando la sua carta di identità, il concesso a donare: «È stato un momento non banale - ha detto - e mi auguro che tutti i pugliesi facciano la stessa cosa». «Il nostro sogno era avere un ambulatorio mobile per poter raggiungere quanti più ragazzi possibile - ha concluso Stea .

La Regione ha stanziato 100mila euro e ha permesso l'arrivo dell'ambulatorio e dei kit salivari».

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