Panama Papers, Agenzia delle Entrate chiederà i dati italiani

Panama Papers, Agenzia delle Entrate chiederà i dati italiani
3 Minuti di Lettura
Lunedì 4 Aprile 2016, 22:07 - Ultimo aggiornamento: 22:10
L'Agenzia delle Entrate chiederà i dati dei contribuenti italiani presenti nei 'Panama papers': migliaia di documenti di uno studio legale internazionale specializzato in paradisi fiscali. A quanto si apprende, l'Agenzia starebbe in queste ore elaborando le strategie e attivando i contatti internazionali per ottenere la documentazione, per poi attivare con rapidità le relative indagini. Per ora gli italiani citati dalle notizie di stampa come clienti dello studio Mossack-Fonseca, si smarcano. Ambienti vicini al presidente di Alitalia fanno sapere che nè «Luca Cordero di Montezemolo, nè la sua famiglia possiedono alcuna società offshore».

Altro nome trapelato è quello dell'ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli, per una società, la Baker Street, registrata nelle isole Seychelles. Ma la Baker Street, si difende Trulli, «è una società assolutamente dichiarata. Io sono cittadino italiano, residente all'estero da 18 anni, certificato perchè ho già subito un accertamento del fisco italiano. Ho dichiarato questa società con cui faccio sviluppo immobiliare e nient'altro. Dieci giorni fa - ricorda - ero stato contattato da un giornalista, che mi ha detto che aveva delle notizie in merito a questa società e mi chiedeva se volevo dare chiarimenti. Io giustamente ho detto 'perchè dovrei dare chiarimenti di una mia società, ho diverse società, non solo alle Seychelles, anche in Italia, in Svizzera, in America, un pò ovunque?'.

In quel momento non ho prestato attenzione. Poi ho visto che è scoppiato tutto questo caso, oggi mi chiamano tutti. Sto chiarendo più che altro perchè mi sono ritrovato in un grande calderone, dove non capisco sia il mio problema». Ieri, altri due nomi italiani della lista Panama Papers, Ubi Banca e Unicredit, si erano chiamate fuori dallo scandalo. L'associazione azionisti Ubi-Banca e l'Adusbef annunciano però esposti contro Ubi Banca alle procure di Milano, Bergamo e Roma. L'istituto, spiegano, «viene chiamato in causa in quello che è stato definito lo scandalo 'Panama Papers', un'inchiesta che ha rivelato, tra le altre cose, esportazioni di capitali derivanti da attività illecite». Scopo degli esposti, informano, è «accertare fatti e circostanze riguardanti il Gruppo Ubi-Banca.

Si parla di cifre enormi potenzialmente sottratte al fisco italiano e di altri Paesi europei.
Nel caso di Ubi Banca, l'istituto si è professato paladino dei valori e delle tradizioni cattoliche, inserendo testualmente nel proprio Bilancio Sociale tale affermazione: 'Il Gruppo non è presente in paradisi fiscali o altri centri finanziari non ancora adeguati agli standard fiscali internazionalì». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA