E le vacanze verdi fanno il pienone: «Relax e sicurezza»

di Leda CESARI
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Domenica 25 Aprile 2021, 06:49

Eppur si muove, l'interesse dei turisti che sperano di venire a fare le vacanze nel Salento. Timido, ma con le idee ben chiare: vuole flessibilità, spazi aperti e distanziamento e strutture all inclusive, ovvero dotate di ristoranti e piscine. Per il caso che qualcosa vada storto e che sia necessario rimanere all'interno, senza poter usufruire delle attrattive offerte dal territorio al di fuori del recinto.
Racconta infatti Alessandro Maria Zezza della Masseria Panareo di Otranto, sulla litoranea per Santa Cesarea Terme, che le prime prenotazioni riguardano metà giugno e contemplano una media di quattro giorni di soggiorno: «Quasi tutti italiani, molti romani, lombardi, piemontesi». I giorni caldi di Ferragosto sono quasi sold out, «nonostante l'incertezza in cui ci ritroviamo a lavorare, e tutti chiedono innanzitutto di conoscere le politiche di cancellazione della prenotazione che noi abbiamo deciso di lasciare molto flessibili, appunto, consentendo di annullarle gratuitamente a poche ore dalla partenza. E poi fondamentale è la presenza del ristorante e degli altri servizi, perché la gente vuole pensare di poter stare comoda in caso di recrudescenza della pandemia», conclude Zezza. «Sulle misure di sicurezza, invece, tutti tranquilli: d'altronde sul nostro sito e sulle piattaforme c'è tutto».
Stesso mood a Masseria Stali, in quel di Caprarica di Lecce: «Noi non abbiamo mai chiuso perché abbiamo lavorato con il business e con aziende convenzionate che cercavano la sicurezza sanitaria per i loro ospiti, e noi, con i nostri spazi, siamo in grado di offrirla. Per l'estate, invece, siamo prenotati al 40-50 per cento -, spiega il padrone di casa, Leo Piccinno - ma abbiamo la sensazione che il boom stia per scoppiare. Certo, il mercato è cambiato: quasi tutte prenotazioni dirette, esigenza di massima flessibilità in pochi sono disposti a versare caparre, per esempio tanto bonus vacanze e prevalente provenienza italiana, anche se abbiamo segnali che qualcosa stia per cambiare, che se la situazione dovesse stabilizzarsi avremmo anche quest'anno un'esplosione di presenze».
La scelta di servizi e gli spazi ampi per le opportune distanze fanno la differenza: «Sono convinto che quando entreremo in zona gialla si svilupperà anche un turismo locale di persone che hanno passato mesi e mesi in lockdown e che hanno bisogno di fuggire per un paio di giorni dalla vita d'appartamento. Senza dover fare la spesa, senza doversi preoccupare di altro: ecco perché scelgono la masseria-agriturismo».
Richieste anche per Lu Schiau, agriturismo con camere in quel di Serrano, frazione di Carpignano salentino: «Ci chiedono informazioni. Qualcuno prenota, qualcuno ha pagato addirittura l'acconto. Giugno è ancora vuoto, luglio si muove e però siamo già pieni per agosto: ad avere 200 camere le affitteremmo tutte», spiega la titolare Giulia De Carlo. «E a settembre arriverà anche qualche coppia austriaca e inglese. Per fortuna, aggiungo, perché di ristori non ne sono arrivati: se non avessimo avuto pensioni dei miei genitori e risparmi saremmo finiti male. Speriamo che l'estate ci rinvigorisca un po'».
Il timore di fare un buco nell'acqua, ovvero di collezionare solo spese (e possibili contagi), sta condizionando il destino estivo 2021 di molte strutture che non hanno ancora deciso se riapriranno. Non è però il caso della Masseria Alcorico di Gagliano del Capo, dove Alessandro Trane è speranzoso: «È vero, siamo tutti un po' stressati da questa situazione, ma noi cercheremo di adeguarci alle norme e di stare aperti. Le prenotazioni ci sono, e poi noi lavoriamo da 23 anni con una clientela fidelizzata che ama tornare a stare con noi ogni anno. Abbiamo perso gli stranieri, abbiamo lavorato per dieci anni con due agenzie che ci assicuravano gruppi da Londra, dalla Germania, dalla Svizzera, dal Belgio, però cosa dovremmo fare? L'unica è aprire e cercare di rimediare a questa situazione».
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