Bce, Draghi congela i tassi e striglia
la Germania. Borse negative, Qe3 in standby

Bce, Draghi congela i tassi e striglia la Germania. Borse negative, Qe3 in standby
di Valeria Arnaldi
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Venerdì 9 Settembre 2016, 12:34
Nessun cambiamento. La Banca Centrale Europea ha deciso di lasciare invariato a zero il tasso di rifinanziamento principale. Almeno, per ora. E il tasso di rifinanziamento marginale rimane allo 0,25%. Nessuna variazione neppure per il Quantitative Easing ma il programma di acquisti, che proseguirà fino a fine marzo 2017, potrebbe essere ulteriormente esteso, se necessario.

I cambiamenti nel contesto economico dell’Eurozona, secondo quanto ha spiegato il presidente Mario Draghi, non sono «così sostanziali da giustificare nuove azioni» della Bce. Rispetto alle previsioni di giugno, la crescita è stata lievemente rivista al ribasso - 1,7% contro 1,6% - e l’inflazione è rimasta invariata. «La nostra politica monetaria è efficace», ha aggiunto Draghi, che poi è tornato a sferzare la politica: «Per avere risultati massimi è necessario avere l’appoggio anche di altre politiche». Le strategie fiscali devono essere adottate insieme a «riforme strutturali».

Nel mirino di Draghi, la Germania. «Se un’economia è competitiva e accumula surplus - ha detto il presidente Bce - può usarlo per aumentare la domanda aggregata interna. La Germania ha spazio fiscale». Per i Paesi che non hanno quello spazio, la soluzione sarebbe «concentrarsi sulla composizione del bilancio». «Minori surplus di parte corrente da parte della Germania, o per l’intera area dell’euro come aggregato sarebbero auspicabili così da andare incontro alla raccomandazione della Commissione Europea». Perplesso sulla possibilità di ridurre l’avanzo corrente, Draghi sostiene: «Ci si dovrebbe adoperare per trasformare questa competitività in domanda interna».
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