Bce alza i tassi dello 0,50%, a marzo nuovi aumenti di mezzo punto. Cosa cambia? Mutui, la rata del variabile più cara fino a 200 euro

Le simulazioni di Facile.it in vista del possibile intervento della Banca Centrale. Così cambiano le rate

Mutui, tasso variabile verso maxi aumento: fino a 200 euro in più. Cosa succede se la Bca alza i tassi
Mutui, tasso variabile verso maxi aumento: fino a 200 euro in più. Cosa succede se la Bca alza i tassi
4 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Febbraio 2023, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 12:58

La Bce prosegue nella stretta monetaria anti-inflazione. Il board della Banca centrale europea ha alzato i tassi di ulteriori 50 punti portando il tasso sui rifinaziamenti principali al 3%, quello sui depositi al 2,50%, e quello sui prestiti marginali al 3,25%. In più, sono previsti nuovi aumenti sempre di 50 punti nella riunione di marzo. «Il Consiglio direttivo manterrà la rotta nel continuare ad aumentare i tassi di interesse in misura significativa a un ritmo costante e a mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell'inflazione al suo obiettivo del 2% nel medio termine», ha chiarito la presidente Christine Lagarde, nella conferenza stampa dopo l'annuncio sui tassi. Ha poi precisato che, dopo il nuovo rialzo di 50 punti a marzo, valuterà nuovamente la situazione.

Come cambiano le rate dei mutui

Le rate dei mutui a tasso variabile sono destinate a crescere nuovamente, con rincari fino a 197 euro in un anno. Vista la pressione dell'inflazione, il consiglio direttivo intende aumentare i tassi di altri 50 punti base al suo prossimo meeting a marzo.

Lo scrive la Bce nel comunicato con cui annuncia il rialzo dei tassi. La rata di un finanziamento medio potrebbe salire nei prossimi mesi di quasi 35 euro. È quanto risulta dalle simulazioni di Facile.it.

L'INFLAZIONE

Nel comunicato di fine vertice, il Consiglio direttivo annuncia che i tassi verranno alzati di ulteriori 50 pb a marzo, «per poi valutare la successiva evoluzione della sua politica monetaria». «Mantenere i tassi di interesse su livelli restrittivi - si spiega nel comunicato - farà diminuire nel corso del tempo l'inflazione frenando la domanda e metterà inoltre al riparo dal rischio di un persistente incremento delle aspettative di inflazione. In ogni caso, anche in futuro le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di riferimento saranno guidate dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale tali decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione».

L'attività economica nell'area euro, nonostante la crescita dello 0,1% nel quarto trimestre 2022, «è rallentata notevolmente e ci aspettiamo resti debole nel breve termine». Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde indicando nell'incertezza politica, nella guerra e nell'alta inflazione i fattori che continueranno a frenare la crescita, prima di una successiva ripresa.

Cuneo fiscale, come cambiano gli stipendi: ecco chi avrà aumenti più alti. Le simulazioni

Mutui, l'analisi sui tassi

Per l'analisi Facile.it ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022, analizzando come è cresciuta la rata dal momento della stipula e come potrebbe ulteriormente salire nei prossimi mesi a seguito del rialzo dei tassi da parte della Bce. Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio 2022 e usato nell'analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro. A partire dalla seconda metà dello scorso anno, a causa dei quattro aumenti del costo del denaro decisi dalla Banca Centrale Europea, la rata ha iniziato a salire considerevolmente arrivando, a gennaio 2023, a 619 euro e, come detto, se la Bce decidesse di aumentare i tassi di altri 50 punti base e l'Euribor crescesse in modo analogo, la rata mensile del mutuatario arriverebbe nei prossimi mesi addirittura a circa 653 euro, vale a dire 197 euro in più rispetto a gennaio 2022 (+43,2%).

La corsa dei tassi

La corsa dei tassi potrebbe non fermarsi con l’annuncio di febbraio: guardando alle aspettative di mercato, gli esperti prevedono che l’Euribor a 3 mesi cresca ancora arrivando a giugno 2023 intorno a 3,4%: se le previsioni fossero corrette, la rata del mutuatario preso in esame arriverebbe a ben 711 euro, 255 euro in più rispetto a quella sottoscritta a gennaio 2022. 

I nuovi rialzi

«Se è vero che l’Euribor si muove in base alle aspettative dei tassi Bce - e non è detto che cresca in modo analogo agli indici della Banca centrale - l’ultimo anno ci ha mostrato come i due valori siano strettamente correlati», spiegano gli esperti di Facile.it. «Per tutelarsi da futuri rincari i mutuatari possono ricorrere ad una surroga o alla rinegoziazione, eventualmente approfittando delle condizioni introdotte dal Governo con la Legge di bilancio. Non esiste in assoluto una soluzione migliore rispetto all’altra; il consiglio se si vuole passare dal tasso variabile a quello fisso è di rivolgersi ad un consulente così da identificare la soluzione più adatta alle proprie esigenze».

© RIPRODUZIONE RISERVATA