Potrebbero esserci altre varianti più pericolose dopo Omicron. Lo affermano gli esperti e i ricercatori in Gran Bretagna per mettere in guardia da un allentamento troppo radicale e improvviso delle restrizioni contro il Covid. «La pandemia non è finita» ha ricordato Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie: «È probabile che il Covid-19 rimanga con noi. Non è detto che Omicron sia l'ultima variante che vediamo». Ma anche dagli Stati Uniti arriva un invito alla prudenza. Per Anthony Fauci, il consigliere di Biden sulla sanità, gli Usa sono «sulla strada del ritorno alla normalità» per quanto riguarda la pandemia «ma dobbiamo restare preparati all'eventualità che arrivi una variante del virus completamente diversa e capace di aggirare la protezione raggiunta con le mutazioni precedenti». E mentre in Europa l'allentamento delle restrizioni procede senza intoppi, a Londra sono pronti a bruciare le tappe eliminando quelle residue con largo anticipo rispetto al previsto. Per questo diversi scienziati britannici hanno invitato il governo di Boris Johnson a procedere con maggiore cautela.
Bollettino Covid 13 febbraio: 51.959 casi (-10.272) e 191 morti (-78). Tasso di positività all'11,2%
L'imminente allentamento delle regole anti Covid in Inghilterra è «una decisione politica, piuttosto che scientifica» ha affermato il professor Tim Spector del King's college di Londra.
Long Covid, sintomi e come riconoscerli: quanto durano e cosa succede dopo la guarigione
Anche David Nabarro, inviato speciale per il Covid dell'Organizzazione mondiale della Sanità, ha parlato dell'incertezza che ancora esiste sul come potrebbero comportarsi le future mutazioni: «Ci saranno più varianti dopo Omicron e se saranno più trasmissibili domineranno. Inoltre potranno causare diversi modelli di malattia, in altre parole potranno anche rivelarsi più letali o avere conseguenze più a lungo termine». Sul Guardian, Nabarro ha invitato a continuare a prevedere la possibilità che ci sia un aumento del numero di persone malate e bisognose di cure ospedaliere. «Sarebbe prudente incoraggiare le persone a proteggere sia loro stessi che gli altri. Non farlo è una scommessa con conseguenze potenzialmente gravi. La pandemia ha ancora molta strada da fare e, come già è avvenuto, le persone e i loro leader influenzeranno il suo impatto a lungo termine attraverso le azioni che intraprenderanno ora».