Ztl, il comitato incalza: referendum a novembre

Uno dei varchi della città
Uno dei varchi della città
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Mercoledì 10 Agosto 2016, 09:12
<COBLUNEW><SC97,100><CO> Referendum sulla Ztl: c’è attesa per il verdetto dopo il controllo delle firme. Sono terminati i lavori di controllo delle firme presentate dal Comitato “Deciti Tu!” promotore del referendum cittadino per estendere la zona a traffico limitato nel centro storico cittadino ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette. <HS>
Dopo l’approvazione del quesito referendario, avvenuta lo scorso 19 luglio, l’ufficio elettorale del Comune di Lecce ha concluso con largo anticipo la verifica delle 3.348 raccolte nei mesi scorsi dal Comitato. «I lavori sono terminati qualche giorno fa – fanno sapere dall’ufficio elettorale incaricato dalla Commissione tecnica per controllare la validità delle sottoscrizioni - ma non tutte le firme erano valide: alcune erano doppie e c’erano anche adesioni da parte di cittadini che non sono elettori. Nei prossimi giorni prepareremo la relazione da consegnare nelle mani del segretario generale». Quante firme siano valide – per indire il referendum cittadino servono 3mila firme convalidate - ancora non è dato sapere.
Nel frattempo, il Comitato “Decidi Tu!”, continua a spingere per accelerare i lavori, soprattutto alla luce delle ultime novità sul referendum costituzionale. «Dopo il via libera della Corte di Cassazione – afferma il Comitato, di cui fanno parte 19 associazioni locali - sembra certo che la data per il referendum costituzionale sarà fissata nel mese di novembre. A questo punto non ci sono più ostacoli per l’abbinamento con il referendum cittadino». <HS>
Mettere insieme, sotto un’unica data, le consultazioni è da sempre una priorità per il Comitato guidato dallo stesso Mola. L’obiettivo è quello di favorire l’affluenza alle urne dei leccesi, facilitando così il raggiungimento del quorum, e facendo risparmiare alle casse comunali circa 200mila euro, necessari per l’allestimento dei seggi. <HS>
L’abbinamento, però, è vietato dallo Statuto comunale: è la tesi da sempre sostenuta dalla stessa amministrazione comunale.<HS>
«Il referendum non è una operazione elettorale, per la quale lo statuto comunale vieta l’abbinamento, ma una consultazione popolare quindi è giuridicamente e concretamente possibile – afferma, invece, da parte sua il Comitato - e anche l’altra obiezione avanzata dal sindaco Paolo Perrone secondo cui il referendum deve avere forza propria per raggiungere il quorum previsto, non sta né in cielo né in terra. Da sempre, quando siamo stati chiamati a votare per i referendum, abbiamo avuto più schede per esprimere il voto su più quesiti. A Lecce il referendum per il distacco di Casalabate dal territorio comunale è stato votato nella stessa data di un referendum nazionale». La partita, dunque, è del tutto aperta. E nelle prossime ore potrebbe già arrivare il primo dei verdetti sulla consultazione che, secondo gli obiettivi del Comitato, dovrebbe liberare il centro storico dalle auto. 
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