Incidente mortale nel salumificio Scarlino, parti civili i familiari dell'operaio morto

Incidente mortale nel salumificio Scarlino, parti civili i familiari dell'operaio morto
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Lunedì 31 Ottobre 2016, 18:02
L'udienza preliminare per l'incidente mortale del 30 agosto 2013 all'interno del salumificio "Scarlino" di Taurisano, che costò la vita all'operaio Mario Orlando, 53 anni, stritolato tra le lame di un'impastatrice, si è aperta questa mattina alla presenza del giudice Simona Panzera. Poi è stata subito rinviata al 20 febbraio prossimo, ma nel frattempo è stata depositata la costituzione di parte civile dei familiari della vittima, difesi dagli avvocati Vincenzo Venneri e Laura Parrotta.

Nell'inchiesta coordinata dal pubblico ministero Carmen Ruggiero, che cerca di far luce sulle cause dell'incidente e sull'ipotesi che l'impastatrice fosse stata manomessa, sono indagate a vario titolo otto persone: Attilio Scarlino, 53 anni, amministratore unico dell’azienda; suo fratello Antonio, 44 anni, responsabile della sicurezza; Luigi De Paola, 45 anni, di Ruffano, capo del reparto produzione; l'operaio Daniele Carangelo, 37 anni di Taurisano; i manutentori Antonio Scarlino, 62 anni, e Massimo Rizzello, 33 anni, di Taurisano. Per gli ultimi due, Roberto Vocino, 46 anni, e Fred Sprenger, 52 anni, residenti in Germania e tecnici dell’impresa produttrice Inotech che fornì l'impastatrice, le posizioni sono state stralciate per problemi di notifica.

 
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