Minacce di morte e aggressione con il taglierino: scorta anche per una pm della Dda

La solidarietà di Capone e Congedo

Da sinistra la pm Carmen Ruggiero e la gip Maria Francesca Mariano
Da sinistra la pm Carmen Ruggiero e la gip Maria Francesca Mariano
di Roberta GRASSI
5 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Settembre 2023, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 21:50

Oltre alla giudice per le indagini preliminari, Maria Francesca Mariano, anche il pm della Dda di Lecce, Carmen Ruggiero, è stata sottoposta a tutela su decisione della prefettura di Brindisi per aver ricevuto diverse lettere contenenti minacce da parte di una persona che risulta coinvolta nel blitz che ha colpito il clan brindisino della Scu Lamendola - Cantanna, di Mesagne


Minacce di morte e un'aggressione con un taglierino. Anche per la pm della Dda di Lecce che si occupa attualmente di Brindisi e che ha coordinato la maxi inchiesta sul clan Lamendola - Cantanna. Ruggiero è stata destinataria nell'agosto scorso di alcune lettere intimidatorie contenenti frasi inequivocabili e inquietanti. Missive firmate, in uscita dal carcere di Lecce e bloccate dai poliziotti della penitenziaria. 
Stessa sorte, più di recente, per il gip distrettuale Maria Francesca Mariano, il giudice che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare della stessa indagine, quella che ha riguardato il clan mesagnese della Scu e che conta al momento ancora un latitante. Il livello di preoccupazione, insomma, ha superato la soglia limite. Per Ruggiero, in piena estate, a stabilire una misura di tutela è stato il Prefetto di Brindisi. Per Mariano, il Prefetto di Lecce. 

Aggressione durante l'interrogatorio


A pesare, per il sostituto procuratore, anche un episodio avvenuto durante un interrogatorio. L'indagato, dopo aver chiesto di andare in bagno, avrebbe tirato fuori dalla tasca un taglierino, puntandolo contro la pm e sarebbe stato prontamente bloccato.

Vicende particolarmente gravi ma comunque non tali da far ritenere che il modus operandi silente e pacifico della Sacra corona unita (non meno penetrante, ma strategicamente più cauto), sia complessivamente mutato. 

Le indagini


I fatti avvenuti nelle scorse settimane in danno delle due magistrate sono ora oggetto di indagini dei colleghi di Potenza, per ragioni di competenza. Si presuppone che, per quanto violenta nel contenuto e nella forma, si tratti dell'iniziativa di un singolo la cui posizione è comunque inquadrata in un contesto criminale dal potenziale aggressivo elevato. Le due magistrate continuano regolarmente a fare il proprio lavoro. Carmen Ruggiero è in primissima linea nell'Antimafia, tra Lecce e Brindisi, da molti anni. E ha condotto importantissime inchieste contro i diversi raggruppamenti della Scu. A loro sono giunte numerose manifestazioni di vicinanza. Prima fra tutte quella della sede distrettuale della Associazione nazionale magistrati (presidente Vincenzo Scardia, tesoriera Maria Vallefuoco). 

La solidarietà


«La giunta esecutiva di Lecce, Brindisi e Taranto esprime solidarietà e vicinanza - è scritto in una nota - alle colleghe Francesca Mariano e Carmen Ruggiero destinatarie, nell'esercizio delle loro funzioni, di gravi messaggi intimidatori. La magistratura tutta ripudia ogni forma di condizionamento all'imparziale e indipendente esercizio della giurisdizione, certa in ogni caso che nessuna forma di violenza potrà mai inquinare lo svolgimento del lavoro quotidiano volto all'amministrazione della giustizia nell'interesse della collettività». 

«Indegne e inaccettabili le minacce di morte. Una vile violenza, un intollerabile gesto compiuto nei confronti di chi contrasta con coraggio la criminalità organizzata», ha commentato il senatore e coordinatore della Lega in Puglia, Roberto Marti.
 

Capone e Congedo

Le due magistrate hanno ricevuto la solidarietà della presidente del consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone: "Coloro che agiscono nelle sacche buie e sporche della nostra società, muovendosi all’interno dei contesti criminali e mafiosi, sappiano che accanto alle magistrate Francesca Mariano e Carmen Ruggiero c’è un esercito della legalità: siamo tutti noi pugliesi per bene, cittadini e istituzioni, e non abbiamo paura

"Mariano e Ruggiero – prosegue Capone – non sono sole. E il coraggio che le guida nelle loro inchieste contro la mafia, che di recente hanno portato a un’ordinanza contro 22 presunti mafiosi, deve guidare il nostro agire quotidiano affinché ogni illegalità in Puglia trovi davanti un muro invalicabile. A entrambe rivolgo il mio più sincero ringraziamento per il loro lavoro che consente a tutti noi tutti di vivere le nostre vite più libere e serene. E sento di poter assicurare loro che la Puglia intera è al loro fianco. Il loro sacrificio di vivere sotto scorta, che comporta di fatto una limitazione alla loro libertà, non sarà vano. E sono certa che i responsabili delle minacce che hanno ricevuto saranno presto assicurati alla giustizia”.


"Solidarietà e vicinanza al sostituto procuratore della DDA di Lecce Dott.ssa Carmen Ruggiero al Gip del Tribunale di Lecce Dott.ssa Maria Francesca Mariano - scrive Saverio Congedo, membro della commissione parlamentare Antimafia - destinatarie di minacce di morte contenute in due missive intercettate nel carcere di Lecce. Un atto grave che ha costretto gli organi preposti a rafforzare le misure a loro tutela tutela. Sappiano che non solo le Istituzioni ma la parte sana della nostra società, che è la stragrande maggioranza della comunità salentina, sono costantemente dalla parte delle forze dell'ordine e dei magistrati in prima linea contro il cancro della criminalità.
Alle due magistrati leccesi e a quanti sono costantemente impegnati per contrastare crimine e malaffare, l’incoraggiamento ad andare avanti nella certezza che non saranno mai soli nella meritoria lotta per l’ordine e la legalità". Lo dice Saverio Congedo, deputato pugliese di Fratelli d'Italia, componente della commissione parlamentare Antimafia.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA