L'assessore 36enne Cantoro stroncato da una setticemia: il dramma in pochi giorni Lutto cittadino a Presicce

L'assessore 36enne Cantoro stroncato da una setticemia: il dramma in pochi giorni Lutto cittadino a Presicce
di Ilaria Lia
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Venerdì 8 Gennaio 2016, 10:23 - Ultimo aggiornamento: 19:18

Una morte assurda, inspiegabile. Presicce piange l'assessore Francesco Cantoro, avvocato 36enne, impegnato da tempo in politica. La vita di un ragazzo, molto presente nel sociale e tra le associazioni, stimato nel lavoro ed apprezzato da chi lo conosceva, stroncata dalla setticemia, complicazione di un'infezione alla gamba di cui non si conosce l'origine. Da ieri sul paese è calato un doloroso silenzio, nessuno ha le parole per commentare, per dare un senso a quello che è accaduto. Fa male vedere la sala del Trono di palazzo Ducale, la stessa che ospita gli eventi più importanti del paese, vestita a lutto. Lì è stata allestita la camera ardente; lì amici, conoscenti, colleghi non hanno mai lasciato soli i genitori Vittorio e Cristina, la sorella Sabina e la fidanzata Ginetta Tonti.



Francesco era conosciuto da tutti ed era da tempo impegnato in politica, prima nel movimento giovanile di Alleanza Nazionale, poi commissario per Presicce del Popolo delle Libertà. Nella passata amministrazione, con il sindaco Leonardo La Puma, aveva ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio comunale; nell'attuale era assessore all'Urbanistica. Proprio grazie alla nuova amministrazione aveva conosciuto Ginetta, eletta consigliera, con la quale sarebbe dovuto convolare a nozze il prossimo agosto. Era felice e preso dai preparativi per il matrimonio. Inoltre, sarebbe diventato zio di un terzo nipote. Ancora di più fa male sapere che è andato via all'improvviso.

Da Natale avvertiva un dolore alla gamba, ma ai primi controlli effettuati presso l'ospedale di Tricase, dopo una Tac, non è risultato nulla. A seguito di altre visite, il 31 dicembre gli è stata diagnosticata un'infezione, nel frattempo la gamba aveva iniziato a gonfiarsi fino a lacerarsi. I medici sono intervenuti immediatamente per togliere l'infiammazione e curare, ma la situazione era molto più complessa di quanto ci si aspettasse, la gamba era già in cancrena. Posto subito in coma farmacologico, per poter proseguire al meglio nelle cure, il corpo di Cantoro è stato ulteriormente indebolito da un'influenza. Le risposte alla terapia non erano soddisfacenti e per questo sabato è stato trasportato presso il Policlinico di Bari. Qui è stato sottoposto ad una terapia nella camera iperbarica, ma ormai la setticemia si era diffusa in tutto il corpo.

Francesco ha lottato fino alla fine, ma la malattia ha avuto la meglio. Durante i giorni del suo ricovero tutto il paese è stato col fiato sospeso, sperando in un miracolo. Ieri mattina il viaggio della salma da Bari a Presicce, all'arrivo, intorno alle 15 c'erano tutti ad accoglierlo e a dare l'ultimo saluto. Un lungo applauso è scoppiato mentre veniva trasportato nella sala. Nessuno si capacita di come si possa morire a 36 anni.

«Ogni frase rischia di poter apparire formale, ma davvero Francesco era una persona per bene, un gran lavoratore, un uomo che ci teneva alla comunità - è il ricordo del sindaco, Riccardo Monsellato - per noi e per Presicce è una grossa perdita, abbiamo perso un amico». Monsellato, che è primario all’ospedale di Carasano, ha seguito la vicenda di Cantoro dall’inizio. Da quando si è diffusa la notizia in tanti hanno lasciato un ricordo, una frase sul suo profilo Facebook. Per oggi è stato proclamato lutto cittadino. I funerali sono stati celebrati alle 15 nella chiesa Sant'Andrea Apostolo.

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