Il parroco "sposta" la processione ed è polemica. L'appello del sindaco: «Ci ripensi»

Il parroco "sposta" la processione ed è polemica. L'appello del sindaco: «Ci ripensi»
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Venerdì 17 Novembre 2023, 21:08 - Ultimo aggiornamento: 21:10

La processione del santo patrono non passa più vicino alla focara, e in paese scoppia la polemica. Sta accadendo in queste ore a Presicce-Acquarica, a pochi giorni dalla festa patronale di Sant’Andrea apostolo, in programma per il 30 novembre. Il sindaco Paolo Rizzo, in un post su Facebook, ha auspicato che il parroco don Francesco Cazzato torni sui propri passi e riveda la decisione di spostare la processione.

La processione cambia percorso

Tutto è nato dalla scelta del parroco di posticipare la processione con la statua del santo dal 29 di novembre, giorno della vigilia, al 30, giorno della festa.

Tradizionalmente, il corteo passava vicino alla zona del paese in cui viene allestita la focara in onore del patrono. La processione sostava dinanzi al falò, che veniva acceso al cospetto del simulacro del santo. Il corteo, poi, proseguiva per la chiesa madre. Quest’anno il programma è cambiato: la focara verrà accesa la sera della vigilia, ma non ci sarà il santo a benedirla, perché la processione si svolgerà 24 ore dopo. Alla base della decisione, stando a quanto si afferma in paese, ci sarebbe il fatto che molte persone preferiscono fermarsi vicino al falò ormai acceso anziché riaccompagnare il santo nella sua chiesa.

La presa di posizione del sindaco

Sulla questione è intervenuto senza mezzi termini il sindaco, Paolo Rizzo, apertamente contrario alla decisione presa dal parroco. «A quanto pare Sant’Andrea quest'anno non vedrà, com'è tradizione, la sua focareddha», si legge in un suo post su Facebook.

«Credo che come la guida di una comunità deve dare ascolto ai suoi cittadini, conciliandoli, pacificandoli, orientandoli al bene comune, altrettanto la guida di una parrocchia deve dare ascolto ai suoi fedeli, condividendone le istanze, le aspirazioni, le suppliche. Ove così non fosse, le guide tradirebbero la loro funzione, degradandosi a stizzosi, divisivi ed inutili autoritarismi. Chi deve, rifletta». Inutile dire che sotto al post del sindaco sono comparse decine di commenti a favore della presa di posizione del primo cittadino. C’è chi propone si disertare in massa la processione, chi di interpellare il vescovo (cosa che pare abbiano già fatto sia il Comune, sia diversi fedeli). «Abbiamo cercato in tutti i modi di trovare una soluzione condivisa - spiega il sindaco - ma non abbiamo ottenuto risultati. Speriamo che, fino al giorno della festa, ci sia un ripensamento, perché questi gesti sono divisivi e non fanno bene alla comunità».

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