«Mia nonna morta di ipotermia e sete: presenterò un esposto in Procura»

«Mia nonna morta di ipotermia e sete: presenterò un esposto in Procura»
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Martedì 7 Aprile 2020, 09:31
Erasmo MARINAZZO
Valentina CHITTANO
In arrivo nuovi esposti contro la gestione della residenza sanitaria assistenziale La Fontanella di Soleto travolta dalla pandemia da coronavirus. Ed intanto la direzione ha fatto depositare dagli avvocati Michele e Giuseppe Bonsegna un memoriale ai carabinieri del Nas ed in Procura in cui viene ricostruito e documentato tutto ciò che è stato fatto, gli appelli rivolti, le istituzioni interpellate e le risposte ricevute per sopperire alla mancanza di personale andato in quarantena dopo il contagio acclarato il 20 marzo di una ospite di 95 anni. E' destinato, insomma, a diventare più corposa e complessa l'inchiesta condotta dal pubblico ministero Alberto Santacatterina con i carabinieri del Nas. Ed intanto è allarme anche nella vicina Galatina: nella casa di riposo Celestino Galluccio è stato trovato positivo un uomo di 60 anni.
A Soleto, invece, gli ultimi dati indicano 88 contagi, fra ospiti e personale dipendente. E nove decessi. Numeri sui quali i familiari dei contagiati e delle vittime chiedono ora di indagare nel fascicolo che ipotizza il reato di abbandono di persone incapaci poiché vuole accertare se è vero che gli ospiti siano stati abbandonati a loro stessi nelle giornate fra il 25 ed il 27 marzo e se fra il 21 ed il 25 marzo gli ospiti abbiano ricevuto una assistenza insufficiente per chi necessita di una terapia, dell'igiene personale più volte al giorno, di un aiuto per muoversi, di un sostegno psicologico ed anche per mangiare e per bere.
Nelle prossime ore saranno depositati in Procura gli esposti del comitato famiglie con l'avvocato Angela Rizzo e di altri parenti con gli avvocati Carlo Gervasi ed Anna Sabato. Si è rivolta ad un legale anche la nipote di un'anziana deceduta qualche giorno fa: vuole capire se il decesso della nonna Paola Germana Casasola sia stato causato o solo favorito dallo stato di ipotermia e di disidratazione in cui è stata trovata dal personale della Asl. «Conservo le registrazione del medico della Dea che ci ha messo al corrente della morte e delle cause della morte della nonna: porterò tutto in Procura», afferma Valentina Treglia. «Gli eventi sono precipitati un giorno dopo l'altro. A cominciare dal 22 marzo quando, attraverso i social, siamo venuti a conoscenza che una ospite della rsa di Soleto fosse risultata positiva. Nessuno ci ha avvisato e quando siamo riusciti a contattare la struttura ci hanno detto che gli anziani contagiati fossero stati isolati. Il 23 ci è stato comunicato che la nonna fosse positiva, alle undici la sera siamo riusciti a vederla ed a parlarle in videochiamata, grazie alla generosità di una assistente. Era evidente che non stesse bene, la nonna non aveva problemi di salute particolari, solo la pressione un po' alta. Nei giorni successivi la struttura è rimasta senza personale. Ho chiesto aiuto a tutti, ho scritto con la pec al presidente del Consiglio, al presidente della Regione ed al ministero della Salute per metterli al corrente di cosa stesse accadendo nella rsa di Soleto. Poi il trasferimento in ospedale, scambiata almeno due volte per un'altra ospite. Ed il decesso: e vabbè la pandemia, ma lasciare morire di freddo e di sete un'anziana, quello no».
Il coronavirus intanto continua la sua diramazione di contagi ed è entrato nella casa di riposo Galluccio di Galatina. Un sessantenne di Sogliano Cavour, infatti, ospite della struttura, è risultato positivo al covid-19 e sabato sera è stato ricoverato presso il reparto di Malattie Infettive del Santa Caterina Novella. L'uomo, ospite da gennaio, qualche giorno fa era stato trasportato al Pronto soccorso dell'ospedale di Casarano perché necessitava di cure. Poiché risultava febbricitante, in via precauzionale, al rientro in struttura è stato isolato in una camera singola. Il persistere dello stato febbrile, sebbene lieve, ha indotto il dottore Francesco Galluccio, responsabile della struttua, a chiedere che venisse effettuato un tampone. Con la positività dello stesso, è scattato il protocollo e quindi si è proceduto al ricovero.
Già ieri però l'uomo non ha manifestato più difficoltà respiratorie e la febbre è scesa. Anche la lastra al torace è risultata negativa. Stando anche a quello che ha dichiarato Galluccio, tutto il personale della struttura è provvisto da almeno un mese di presidi di protezione (mascherine, camici, calzari e guanti) e sono in atto costantemente tutte le misure di sicurezza necessarie a salvaguardare ospiti e operatori.
Tutti saranno comunque sottoposti al tampone. Già ieri è iniziata la procedura presso il Vito Fazzi di Lecce. Si tratta di 44 ospiti e di 35 operatori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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