Psicologa morta in casa, investigatori al lavoro. La verità dall’autopsia

Psicologa morta in casa, investigatori al lavoro. La verità dall’autopsia
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Lunedì 20 Giugno 2016, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 17:13

 Sarà l’autopsia, il cui conferimento avverrà nelle prossime ore, a risolvere il giallo della morte della psicologa Virginia Quaranta, 32enne di Diso, ritrovata cadavere sabato mattina nella sua camera da letto.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Francesca Miglietta stamattina affiderà l'incarico al medico legale Alberto Tortorella: attraverso l'esame autoptico - che probabilmente verrà eseguito nella giornata di martedì - si cercheranno di stabilire le esatte cause del decesso della giovane professionista, trovata priva di vita nel suo appartamento leccese, in viale Gioacchino Rossini, dove viveva insieme a un inquilino.

A scoprire il cadavere della psicologa disina sono stati alcuni colleghi di lavoro, che possedevano le chiavi della sua abitazione. Virginia Quaranta, sabato mattina, avrebbe dovuto partecipare ad un convegno, ma la sua assenza e le numerose telefonate rimaste senza risposta hanno allarmato i suoi colleghi, che così sono andati a trovarla presso l'appartamento in cui risiedeva. È stato a questo punto che, raggiunta la camera da letto, si è scoperta la tragedia: Virginia era adagiata sul letto, morta forse nel sonno.
L'ispezione cadaverica sul corpo della donna non ha consentito di rilevare segni di violenza. Nella stanza da letto della giovane vittima, durante il sopralluogo, gli agenti di polizia - su disposizione del sostituto Miglietta - hanno rinvenuto e sequestrato scatole di medicinali e referti di recenti visite mediche, cui la psicologa si era recentemente sottoposta, oltre che i suoi cellulari. Gli accertamenti medico-legali disposti dalla Procura leccese chiariranno se vi siano collegamento tra i farmaci, la documentazione clinica e la morte della 32enne. 

E mentre le indagini proseguono a tutto campo senza escludere alcuna ipotesi, resta il dolore per la prematura scomparsa di una giovane dottoressa, descritta da tutti come una donna e una professionista sempre molto solare, con un curriculum di tutto rispetto. 
Virginia Quaranta si era laureata quattro anni fa in “Psicologia clinica e della salute” presso l’Università degli Studi di Chieti. Ultimati gli studi, la giovane dottoressa di Diso (è il paese d’origine dove, tra l’altro, riceveva in uno studio privato) era rientrata nel Salento per svolgere l’attività di tirocinio all'interno dell'Asl di Lecce, presso il Centro per i disturbi del comportamento alimentare e presso il consultorio familiare, occupandosi anche di riabilitazione cognitiva in una comunità privata per minori. Alla Procura, ora, il compito di scoprire cosa abbia provocato la sua morte. Cosa possa essere accaduto nelle ultime ore in quell’appartamento di viale Rossini nella notte tra venerdì e sabato.
Un’inchiesta a tutto campo con gli investigatori, già al lavoro, che non lasceranno nulla di intentato per capire cosa possa essere accaduto nell’appartamento di viale Rossini.
 

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